Sempre più studi concordano sul fatto che ci sia una correlazione tra la qualità dell’aria e il virus Covid-19, in attesa di essere peer-reviewed, ovvero convalidati dalla comunità scientifica, i dati ci fanno già riflettere.
Questa volta e l’università di Harvard a dirlo, con lo studio dell’italiana Francesca Dominici.
Sul lungo periodo basta un aumento di solo un microgrammo per metro cubo di PM2.5 per accrescere del 15% il tasso di mortalità da Covid-19.
Non è la prima volta che viene evidenziato questo legame e questa volta è un’analisi di tipo biostatistico a evidenziarlo.
I ricercatori hanno raccolto i dati relativi ai livelli di PM2.5 in tremila contee americane dal 2000 al 2016. Questi dati sono stati confrontati con i decessi per Covid-19 registrati fino al 4 aprile scorso negli USA.
Concludiamo anche questo articolo con una nota di ringraziamento a tutti coloro che lavorano in questo periodo per aiutare nei modi più svariati, dal soccorso in ambulanza alla spesa per le persone anziane.