Economia e lavoro - 18 maggio 2020, 14:40

La Saclà ha assegnato un riconoscimento economico ai dipendenti “in prima linea”

Un gesto di riconoscenza che si integra in un più ampio progetto di valorizzazione e tutela dei dipendenti dell’azienda

La Saclà ha assegnato un riconoscimento economico ai dipendenti “in prima linea”

“Da circa due mesi l’Italia sta attraversando uno dei più brutti momenti di sempre. Sono orgoglioso di esprimere apprezzamento e gratitudine a tutti voi per l’impegno e l’attaccamento all’azienda con cui state affrontando questo periodo. A tal proposito la società ha deciso di riconoscere un premio a ogni persona che ha garantito, nonostante le difficoltà, la sua presenza in azienda. Tutti uniti riusciremo a superare queste terribili avversità. Ringrazio voi e le vostre famiglie”.

E’ quanto scritto in una lettera con la quale Lorenzo Ercole, presidente della Saclà, ha comunicato l’assegnazione di un riconoscimento economico ai dipendenti che, nella fase più acuta determinata dall’emergenza coronavirus, hanno dato la loro disponibilità al lavoro in azienda, indispensabile per la produzione poiché alcune fasi di lavorazione non possono prescindere dalla presenza fisica di personale.

Un gesto che rientra a pieno titolo nella filosofia Saclà, che gli scorsi mesi era risultata, da un’indagine, fra le più attente allo stato di benessere e alla qualità delle condizioni di lavoro dei dipendenti. Al premio, già erogato a inizio aprile, si aggiungono altre azioni mirate a dare un contributo alla serenità familiare dei dipendenti, come la fornitura gratuita di mascherine Cofra lavabili e riutilizzabili, in tessuto cotone 100% all'interno e idrorepellente all'esterno, per tutti gli addetti.

“L’iniziativa ha un duplice obiettivo: da un lato continuare la fase di prevenzione e tutela verso tutti i dipendenti che stanno lavorando in azienda e, dall’altro, quello di facilitarli, vista l’obbligatorietà, nell’avere a disposizione le mascherine nella vita personale”, spiegano dall’azienda.

Uno spirito di attenzione alle necessità sociali e sanitarie che Saclà ha declinato anche nella decisione di donare apparecchiature medicali all’ospedale di Asti. Tutto questo rientra nel quadro di un’azienda che, lavorando per la filiera alimentare, non si è fermata nemmeno nelle fasi più drammatiche della pandemia, anche e soprattutto grazie a una visione generale in grado di anticipare le problematiche più acute che si sono presentate nel corso di questi mesi.

Saclà ha infatti limitato al massimo l’accesso in azienda di esterni e programmato immediatamente il lavoro a distanza per dirigenti e personale amministrativo, fornendo a tutti e per tempo pc e telefoni cellulari. “Abbiamo giocato d’anticipo per garantire il lavoro, la sicurezza, le commesse e la salubrità del prodotto, anche in un’ottica di rassicurazione dei consumatori – afferma Chiara Ercole, amministratore delegato di Saclà – Le riserve dovute al timore del virus erano comprensibili e nemmeno erano stati promessi incentivi economici. La risposta collettiva dei dipendenti è invece stata ottima, segno di un forte senso civico e di attaccamento all’azienda

 

Redazione

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