Scuola - 19 maggio 2020, 20:07

Centri estivi dal 15 giugno. Anche il Comune di Asti al lavoro per una ripartenza... in salita

L'assessore comunale all'Istruzione: "Per ora idee, in attesa delle direttive regionali". E sulla riapertura delle scuole a settembre: "La tempistica con cui ce lo diranno sarà determinante"

Immagine di repertorio

Confronti, tavoli e riunioni per capire come poter fare ripartire il mondo della scuola in sicurezza.

È il quadro dell'Astigiano, alle prese con una ripartenza che deve e dovrà coinvolgere la scuola e tutto ciò che alla scuola fa da corollario, come ad esempio i centri estivi.

Centri estivi dal 15 giugno?

Se i quotidiani nazionali parlano di una possibile ripresa dei centri estivi dal 15 giugno, Asti, come tutte le altre città del Piemonte, resta ancora in attesa di documenti ufficiali per poter davvero ripartire.

"Proprio oggi abbiamo fatto un tavolo di confronto con la Pastorale Giovanile. Sono uscite direttive ministeriali, ma siamo in attesa di quelle regionali. Sicuramente il Comune farà da collante informativo, ma al momento sono solo idee", commenta l'assessore comunale all'Istruzione, Elisa Pietragalla.

Per ora idee, in attesa delle direttive ufficiali

Idee che aspettano di trovare un terreno fertile nelle direttive ufficiali, che dovrebbero arrivare in questi giorni. Nel frattempo, molte associazioni del territorio, anche sportive, stanno continuando a dare il loro contributo per lavorare a una ripartenza dei centri estivi, attualmente in salita.

Le linee guida del Governo per i centri estivi

Le linee guida diramate dal Governo prevedono una distinzione per fasce di età per l'accesso ai centri estivi: scuola dell'infanzia (scuola dell’infanzia (dai 3 ai 5 anni), scuola primaria (dai 6 agli 11 anni) e scuola secondaria (dai 12 ai 17 anni).

Il Governo invita a prevedere dei "criteri di priorità", dando ad esempio precedenza a figli con entrambi i genitori lavoratori, magari impossibilitati nell'uso dello smart working. Sicuramente il centro estivo vedrà una presenza di piccoli gruppi e diversi spazi all'aperto, per evitare assembramento e mantenere la distanza sociale.

Il rapporto tra operatore e bambino è stato selezionato dal Governo sulla base delle fasce di età: per i bambini dai 3 ai 5 anni, un rapporto di un adulto ogni 5 bambini; dai 6 agli 11 anni un rapporto di un adulto ogni 7 bambini; dai 12 ai 17 anni un rapporto di un adulto ogni 10. 

Sarà fondamentale, inoltre, garantire igiene e pulizia, provvedendo alla sanificazione dei locali e degli spazi condivisi.

E la scuola?

Non solo. Perché quello che preoccupa molti genitori dell'Astigiano, oltre al punto interrogativo sui centri estivi, è la ripartenza della scuola fissata a settembre.

"Abbiamo fatto un tavolo di confronto con i Dirigenti Scolastici per capire le esigenze del territorio. Anche qui restano solo idee, in attesa dell'ufficialità. La tempistica con la quale ci informeranno, però, sarà determinante", continua Pietragalla.

Sicuramente anche Asti sarà costretta a dimenticarsi le "classi pollaio", rivedendo magari l'organizzazione di diverse strutture del territorio.

"Ci aspettiamo di ripartire a settembre e sicuramente lavoreremo in sinergia con l'assessore Morra per i lavori alle infrastrutture che probabilmente dovremo fare", conclude l'assessore. 

 

Elisabetta Testa