Al Direttore - 19 maggio 2020, 18:12

"Ora anche gli abitanti di via Baussano si vedranno davanti un ripetitore. Chi ha attivato l'iter di costruzione?"

A chiederlo in un'interrogazione al sindaco Rasero i consiglieri Malandrone, Bosia e Quaglia

Merfephoto

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Dai consiglieri comunali Mario Malandrone, Mauro Bosia e Angela Quaglia arriva un'interrogazione diretta al sindaco di Asti, Maurizio Rasero, che ha come oggetto la costruzione del ripetitore di via Pietro Micca e un nuovo cantiere anche in via Baussano. 

Ecco il testo integrale.

Premesso che

  • Negli ultimi giorni di aprile gli abitanti di via Pietro Micca, in particolare quelli residenti nel Condominio Belvedere, hanno visto, nel volgere di poche ore, sorgere un mega ripetitore nel sito comunale di V. Pietro Micca 1;

  • Tale insediamento è stato installato su un sedime di proprietà del Comune di Asti per iniziativa della Rete ILIAD Italia S.p.A.;

  • Ci giunge voce che la stessa cosa si stia verificando pure in zona Strada Fortino (Via E. Baussano/Via Borsarelli Dirifreddo, in un’area verde, in zona Cassa Edile)

  • Anche in questo caso gli abitanti della zona si sono rivolti a noi, per chiedere ragioni dell’inizio lavori

  • Anche nel caso di via E. Baussano (per semplificare) gli abitanti lamentano il non coinvolgimento nelle scelte

  • Anche nel caso di Via E. Baussano gli abitanti lamentano di essersi trovati con un cantiere avviato e pare da pochi giorni sospeso

  • Il Consiglio comunale non è stato coinvolto nelle scelte

  • Che in zona vi sono un asilo nido e una scuola

    Considerato che:

  • Nel “messaggio giornaliero agli astigiani" del sindaco in data primo maggio, il sindaco ha asserito “Abbiamo individuato tre siti di proprietà comunale, anche perché la normativa nazionale ci chiede di valorizzare il patrimonio immobiliare non solo in occasione delle alienazioni, ma anche attraverso le rendite ottenute dalla concessione di immobili di proprietà comunale". Ha poi aggiunto che "se non fosse stata presa come iniziativa del Comune, un privato l’avrebbe fatta installare in una zona limitrofa, quindi il Comune avrebbe perso un’occasione per avere rendite"

  • Il modus operandi già su via Pietro Micca ha causato malumore tra la cittadinanza

    Si chiede

  • Quale Assessorato e struttura del Comune di Asti ha attivato l’iter autorizzativo di tale ripetitore;
  • Se l’autorizzazione si è conclusa con una Delibera di Giunta e con quali pareri di merito dei diversi Assessorati coinvolti;
  • Se la Delibera di Giunta approvata sia corredata dai pareri dell’ARPA e dai pareri della Provincia relativamente ad una possibile Valutazione di Impatto Ambientale. Se il Comune ha informato le Associazioni ambientaliste dell’ennesima nascita di un Ripetitore ad Asti. Se il Comune ha una pianificazione trasparente sulle zone in cui intende permettere l’installazione di altre antenne. Se il Comune si sta dotando di uno strumento di pianificazione e se sì in che modo ha coinvolto associazioni e cittadini. 

  • Se il sindaco ritiene che il Comune debba operare con le stesse finalità di un soggetto privato, mettendo in primo piano le rendite
  • Quanto il Comune di Asti introiterà dalla Società

Mario Malandrone Ambiente Asti

Mauro Bosia Uniti si può

Angela Quaglia Cambiamo Asti

Al direttore

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