Giovanni (nome di fantasia) è un maturando della provincia di Asti che ha deciso di non stare fermo a guardare, schierandosi contro le modalità di svolgimento dell'Esame di Stato di quest'anno.
Il Covid-19 ha costretto ogni singolo aspetto della nostra società al cambiamento e anche la "Matura" è cambiata. Insieme a Giovanni ci sono altri 56mila ragazzi di tutta Italia che hanno firmato una petizione su Change.org per abolire l'esame di stato di quest'anno.
Non solo. Per sostenere questa causa si è generato un vero e proprio movimento nazionale: si chiama "No Maturità 2k20" e Giovanni ne fa parte.
Giovanni, come molti suoi colleghi del movimento, ha voluto rimanere anonimo, scegliendo un nome di fantasia e non rivelando la scuola di provenienza.
Intanto ciao Giovanni. Ci spieghi come mai hai deciso di rimanere anonimo e di chiedere la più totale riservatezza sulla tua identità?
Nel mio caso ho molta paura delle ripercussioni. L'adesione al movimento potrebbe influire negativamente sulla mia valutazione finale. Altri ragazzi invece non hanno paura.
Come è nata questa esperienza e perché hai deciso di entrare a far parte di questo movimento nazionale?
Ho scoperto l'esistenza di questa realtà- una pagina - tra aprile e maggio. Trovo inammissibile sostenere un Esame di Stato con queste modalità. È una pura formalità, che di Stato non ha più nulla: tutti professori interni, tranne il presidente di Commissione.
L'intenzione, però, non è quella di boicottare la Maturità, giusto?
No, assolutamente. Noi vorremmo aprire un dialogo con la ministra Azzolina per chiedere una valutazione più meritocratica. Non vogliamo il 60 politico come lei pensa.
Chiedete quindi più severità per l'Esame di Stato. Ma allora sbaglia chi vi definisce poco studiosi?
Sì, tra di noi ci sono anche tantissimi studenti con medie altissime. Noi vogliamo un esame più serio. Diciamo no alle prove scritte e al colloquio orale, soprattutto in presenza. Vogliamo una valutazione sulla base della media degli ultimi tre anni (media moltiplicata per 10) e un bonus da 0 a 10 punti (lode compresa) attribuito dalla Commissione Interna.
Per quale motivo non volete che l'Esame si svolga in presenza?
Perché tutti noi abbiamo paura di contrarre il virus. Ognuno di noi tornerebbe a casa dalla propria famiglia con il rischio di contagiarla. Io, ad esempio, ho familiari con malattie pregresse che, se dovessero contrarre il virus, rischierebbero la vita. Senza contare che l'Esame in presenza metterebbe a rischio anche molti studenti immunodepressi.
Da cosa nasce questa voglia di dire no? Ha influito anche l'esperienza della didattica a distanza?
Per quanto mi riguarda non ho avuto particolari problemi con la didattica a distanza, ma ci sono stati diversi casi in cui la connessione internet instabile ha generato problematiche, anche ai miei compagni. Pochi giorni fa è stata rinviata una lezione perché era impossibile accedere alla piattaforma.
Sei l'unico studente dell'Astigiano ad aver aderito al movimento o ci sono altre persone?
Ho inviato la petizione ad almeno 20 miei coetanei astigiani, che a loro volta hanno fatto passaparola. Per cui, credo che saremo almeno 20 astigiani.
I tuoi genitori sanno della tua adesione al movimento?
Sì, lo sanno e sono favorevoli. Condividono anche loro la causa.