Attualità - 27 maggio 2020, 13:19

A Canelli, dopo il primo weekend di riaperture, scatta il divieto di consumare alcolici nelle aree pubbliche

Il provvedimento è stato adottato dal sindaco Lanzavecchia dopo numerose segnalazioni di assembramenti e situazioni di degrado

A Canelli, dopo il primo weekend di riaperture, scatta il divieto di consumare alcolici nelle aree pubbliche

Rimarcando l’importanza della tutela e del miglioramento del decoro urbano (pulizia delle strade, piazze, marciapiedi, giardini e spazi pubblici, elementi di arredo urbano, monumenti e fontane) e preso atto delle segnalazioni di numerosi casi di assembramenti di gruppi di ragazzi e adulti in varie zone della città – con particolare riguardo per piazza Gancia, piazza Cavour, piazza Zoppa, piazza A. D'Aosta, piazza Gioberti, giardini di piazza Della Repubblica, via Robino (area verde ex galoppatoio, via Tempia (area verde e zona antistante supermercato Lidi), giardini di via Filipetti e di via Giovanni XXIII° – che “stazionano, bivaccano, consumano alimenti e bevande sul suolo comunale, creano difficoltà legate alla libera fruizione degli spazi pubblici, anche disseminando rifiuti con pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana”

Nonché di “raggruppamenti di persone dedite al consumo abituale di bevande alcoliche e superalcoliche, le quali, stazionando nelle piazze e nei giardini pubblici, generano inoltre percezione di insicurezza e mettono in atto comportamenti contrari al decoro e alla pubblica decenza”, il sindaco di Canelli, Paolo Lanzavecchia, ha firmato un’ordinanza, con decorrenza immediata e fino al termine dell’emergenza Covid-19, con la quale vieta di “consumare bevande alcoliche al di fuori delle aree pertinenziali dei pubblici esercizi” nelle aree cittadine precedentemente citate.

Eventuali violazioni dell’ordinanza verranno punite con sanzioni amministrative da 100 a 300 euro che, in caso di recidività, verranno raddoppiate (il denaro così ricavato, verrà destinato all’attuazione di iniziative volte a migliorare il decorso urbano cittadino), oltre al “sequestro cautelare e alla confisca dei mezzi utilizzati per commettere la violazione”. I trasgressori saranno inoltre tenuti al “ripristino dello stato dei luoghi a propria cura e spese”

Gabriele Massaro

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