Economia e lavoro - 22 giugno 2020, 18:36

Cassa in deroga: pagate tutte le domande trasmesse fino a maggio. Oltre 132mila piemontesi coinvolti

Cirio: "La follia però è aver dovuto rincorrere una procedura sbagliata fin dall’inizio e voluta dal Governo nonostante fosse chiaro che avrebbe creato problemi"

Cassa in deroga: pagate tutte le domande trasmesse fino a maggio. Oltre 132mila piemontesi coinvolti

Prosegue il percorso di collaborazione tra Regione Piemonte e Inps regionale per il pagamento della Cassa integrazione in deroga nel minor tempo possibile, al fine di far fronte all’emergenza sociale causata dalla pandemia di Covid19 e dal conseguente lock down.

Le domande di Cassa Integrazione in deroga trasmesse dalla Regione ad INPS sono, ad oggi, 63.529. L’Ente previdenziale ha autorizzato 62.258 domande, pari al 98% del pervenuto, mentre per il restante 2% ha segnalato alla Regione la presenza di anomalie, per le verifiche di competenza.

In particolare al 21 giugno è stato liquidato il 100% delle pratiche trasmesse entro maggio e autorizzate, che sono 57.265 e riguardano oltre 132 mila lavoratori. Inps ha confermato inoltre che i pagamenti effettuati nel fine settimana, relativi a 7.205 beneficiari, saranno accreditati sui conti correnti entro il 30 di giugno, tenuto conto dei tempi degli istituti bancari. I restanti 124.942 lavoratori hanno già riscosso la prestazione.

Il restante 2% di domande relative ai mesi precedenti non ancora autorizzate deriva da anomalie che i tecnici dei due Enti stanno approfondendo per individuare una rapida soluzione.

L'attività prosegue adesso a pieno ritmo per la lavorazione delle domande pervenute nel mese di giugno - 4.993 al momento - considerando che, seppur in misura minore rispetto ai mesi scorsi, le istanze continuano ad arrivare quotidianamente a una media di circa 150 al giorno.

"L’Inps ha rispettato l’impegno che aveva assunto con la Regione di liquidare entro il 21 giugno tutte le domande trasmesse entro maggio - sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore al Lavoro Elena Chiorino -. La follia però è aver dovuto rincorrere una procedura sbagliata fin dall’inizio e voluta dal Governo nonostante fosse chiaro che avrebbe creato problemi. Una scelta insensata che ci ha portato a dover gestire una situazione inaccettabile, perché in un momento di crisi come questo non si possono far aspettare le famiglie per dei mesi. La Regione continuerà a presidiare e a monitorare finché anche l’ultimo piemontese non sarà stato pagato".

Comunicato stampa

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU