Economia e lavoro - 26 giugno 2020, 11:02

Le tecniche più famose usate sulla chitarra elettrica

La chitarra elettrica è uno strumento che ha permesso a molti musicisti di farsi riconoscere per il loro tocco personale, il suono e in alcuni casi per i funambolici virtuosismi

Le tecniche più famose usate sulla chitarra elettrica

La chitarra elettrica è uno strumento che ha permesso a molti musicisti di farsi riconoscere per il loro tocco personale, il suono e in alcuni casi per i funambolici virtuosismi capaci di far rimanere il pubblico a bocca aperta. La velocità non è l’unico elemento importante quando si suona la chitarra elettrica, sebbene la maggior parte dei ‘guitar heroes’ abbiano raggiunto la loro fama anche grazie ad una tecnica sopraffina e alla velocità di esecuzione elevata.

Negli ultimi tempi questa tendenza ha subito una leggera inversione, sebbene ormai i guitar hero non siano più considerati delle star come accadeva negli anni ‘80 e ‘90. In realtà tutto dipende dal genere che si suona: nel blues è necessario sviluppare un gusto per il ritmo e saper utilizzare al meglio le scale pentatoniche, nel jazz viene richiesto uno studio armonico e tecnico di arpeggi e cromatismi, mentre nel metal regna sovrana la velocità.

Ogni genere predilige anche alcune tecniche che possono far ottenere suoni diversi e creare atmosfere avvolgenti. Vediamo quali sono quelle più comunemente usate e quali chitarristi le hanno portate a livello eccezionali.

Plettrata alternata

La madre di tutte le tecniche che va studiata sin dai primi passi sullo strumento. Consiste nel toccare la corda con il plettro in battere e levare (giù e su) con un movimento costante e possibilmente preciso. Fondamentalmente è la tecnica più usata negli assoli blues, metal e jazz oltre che in diverse parti ritmiche del metal e dell’hard rock.

I musicisti più esperti tendono ad alternare questo tipo di plettrata con una tecnica chiamata ‘economy picking’ che permette di raggiungere velocità più elevate. Tra i massimi espositori di questa tecnica nel metal sono Jeff Loomis, John Petrucci, Chuck Schuldiner, Dimebag Darrell, mentre nel blues occorre citare il grande Stevie Ray Vaughan.

Hammer on e Pull off

Con questi due accattivanti termini si definiscono le note ‘legate’, ovvero suonate senza l’utilizzo del plettro sfruttando solo la mano sulla tastiera e la dinamica del suono. Ottenere un buon legato non è semplice, in quanto bisogna premere con forza sulle note e rilasciare con altrettanta precisione. Questa tecnica viene utilizzata prevalentemente con la distorsione, infatti è la prediletta di molto ‘guitar heroes’ dell’hard rock.

Joe Satriani ad esempio registra assoli di solo legato che inserisce nelle sue ottime composizioni chitarristiche, influenzando inevitabilmente anche i suoi allievi, tra i quali citiamo l’ormai strafamoso Kirk Hammett dei Metallica e Steve Vai. Hammer on e Pull off sono spesso usati anche dai bluesman per ‘strappare’ alcune note e dare maggiore groove all’esecuzione della pentatonica.

Bending

Probabilmente il ‘marchio di fabbrica’ della chitarra elettrica, il bending consiste nel sollevare la corda suonata usando la forza della mano alla tastiera in modo da raggiungere la nota in scala successiva, ottenendo un effetto appunto ‘piegato’. Il bending può sembrare facile, ma in realtà richiede un buon orecchio e una conoscenza dei toni e dei semitoni delle scale necessaria per non stonare.

Slide

Lo slide è la tecnica preferita dei bluesman del Mississippi che la utilizzano facendo scivolare un oggetto metallico sulla tastiera chitarra, in modo da ottenere il tipico suono che ha caratterizzato il genere. In realtà lo slide viene utilizzato anche per le parti soliste in altri generi come il rock e il metal, sebbene rimane una tecnica prevalentemente legata al blues in quanto per poter suonare bene necessita di un suono pulito o con una leggerissima distorsione. Bluesman come Charlie Patton, Johnny Winter e Robert Johnson hanno reso leggendario il blues del Mississippi e della slide guitar.

Tapping

Una delle tecniche più spettacolari da vedere sulla chitarra elettrica e altrettanto difficili da eseguire. Il tapping non è altro che un legato, ma viene eseguito sia dalla mano alla tastiera sia da quella al manico. Questa tecnica permette di suonare più note ad una velocità elevata, o di creare atmosfere d’impatto utilizzando diversi effetti. Basta ascoltare gli assoli di Eddie Van Halen, il chitarrista che ha fatto del tapping la sua tecnica preferita. Notevoli anche il chitarrista jazz fusion Greg Howe e il brasiliano Kiko Loureiro in grado di eseguire un perfetto tapping a otto dita, da vedere per credere.

Sweep Picking

Una delle tecniche più complesse e più difficili da padroneggiare, fondamentalmente lo sweep picking consiste nell’eseguire un arpeggio ad alta velocità con il plettro o con le dita, plettrando tutte le note in battere per poi risalire sulla tastiera plettrando in levare. Questa tecnica viene usata nei generi dove i virtuosismi si sprecano come nel jazz, nel gipsy jazz e nell’heavy metal.

Solitamente lo sweep picking viene considerata una tecnica avanzata sulla chitarra elettrica e richiede non solo molta pratica, ma anche una buona conoscenza teorica dei diversi arpeggi e delle scale. Lo svedese Yngwie Malmsteen viene considerato il maestro indiscusso di questa tecnica, ma è stata sfruttata anche dai chitarristi inglesi più bravi come Glenn Tipton e Ritchie Blackmore.

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