Attualità - 29 giugno 2020, 16:19

Gabusi sui treni sovraffollati: “Nessuna risposta da Roma, procederemo in autonomia”

La Regione, ha spiegato l’assessore regionale ai Trasporti, pensa a un’ordinanza per eliminare l’obbligo di distanziamento fisico sui mezzi

L'assessore Gabusi in una foto d'archivio

L'assessore Gabusi in una foto d'archivio

“Abbiamo chiesto da settimane al governo di intervenire sull’eliminazione del distanziamento fisico a bordo dei treni, in modo da tornare ad un’offerta di posti completa ed evitare così i sovraffollamenti che si stanno verificando da quando sono stati aperti i confini regionali. Da Roma non abbiamo ricevuto risposta. Perciò abbiamo deciso di procedere in autonomia”.

Lo ha affermato l’assessore regionale ai Trasporti, il canellese Marco Gabusi, con riferimento agli episodi di sovraffollamenti sui treni in servizio tra Piemonte e Liguria, specificando: Siamo infatti in attesa del parere del Comitato tecnico scientifico piemontese e della task force guidata dal professor Fazio per procedere con l’ordinanza che il presidente Cirio vuole firmare al più presto. Questo ci consentirebbe di poter utilizzare tutti i posti a disposizione sui mezzi, abolendo il distanziamento fisico e mantenendo il solo obbligo della mascherina. I dati sanitari del Piemonte sono buoni, per cui ci auguriamo di ricevere a breve il parere positivo e di ripristinare in pochi giorni tutti i posti disponibili sui mezzi”.

“Il ricorso a misure regionali senza coordinamento nazionale è la prova concreta di come certe norme debbano avere una loro omogeneità che vada al di sopra delle differenze tra regioni e tra province ha altresì affermato l’ex sindaco di Canelli e già presidente della Provincia di Asti – È anche dimostrazione dell’assenza del governo su temi che sollecitiamo ormai da troppo tempo: le Regioni sono state lasciate sole e si sono dovute arrangiare creando, loro malgrado, situazioni di disparità come quella dei treni che possono partire pieni dalla Liguria, ma non dal Piemonte o dalla Lombardia. Sulla questione i presidenti del Piemonte e della Liguria si sono confrontati in queste ore per superare l’impasse che crea differenziazioni che non dovrebbero esserci tra regioni confinanti”.

Redazione


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