Attualità - 20 luglio 2020, 11:37

Operaio di Soglio riacquista la funzionalità della mano sinistra con una protesi bionica [FOTO E VIDEO]

Fabio Meneghel, operaio, a luglio dello scorso anno perse due dita lavorando ad una pressa

La storia di Fabio Meneghel è di quelle fortunatamente a lieto fine, grazie alla medicina e alla tecnologia.

Lui, operaio di 41 anni, di Soglio, mentre lavorava nella ditta metalmeccanica, dove fa il montatore di stampi e si occupa delle lavorazioni sulle presse, a luglio dello scorso anno ha perso il pollice e l’indice della mano sinistra per un incidente con la pressa. “Sicuramente è stato uno dei momenti più difficili della mia vita - racconta -.I primi sei mesi sono stati molto complicati, soprattutto per via del dolore”.

Dopo l’incidente, l’equipe di Chirurgia Plastica, Chirurgia della Mano e Microchirurgia dell’Ospedale Maria Vittoria, guidata dal dott. Giorgio Merlino, ha operato d’urgenza Fabio, eseguendo una ricostruzione cutanea sulla mano sinistra dell’operaio astigiano.

NEL 2020 UN ARTO BIONICO GLI CAMBIA LA VITA

Fabio quest'anno è stato inviato dai chirurghi del Maria Vittoria all’Officina Ortopedica Maria Adelaide – una delle poche realtà accreditate in Italia per l’applicazione degli arti bionici – e decide che è arrivato il momento di un altro cambiamento nella sua vita: una protesi di ultima generazione in grado di agevolare la sua quotidianità.

COME FUNZIONA?

Si tratta di una protesi parziale multiarticolata, la I-Digits. La protesi, che risponde agli impulsi cerebrali attraverso un elettrodo alimentato a batterie, è in fibra di carbonio e titanio, pesa meno di un chilo e può fare 12 movimenti diversi.

È stata eseguita una ricostruzione del pollice e dell’indice multi-articolati, a controllo mio-elettrico, tramite la contrazione del muscolo ipotenare, che i chirurghi del Maria Vittoria sono riusciti a salvare. L’invasatura realizzata dall’Officina Ortopedica è in silicone e fibre di carbonio. La presa si adatta alla forma dell’oggetto e un dispositivo di stretta automatica impedisce agli oggetti di cadere, oltre a poter utilizzare schermi touch con l’indice della protesi. 

 

L'intervento è stato pagato interamente dall'Inail per un costo totale di circa 30.000 euro e Fabio dovrà seguire un periodo di addestramento per utilizzare l'arto al meglio. “So che riavere le mie dita non è possibile, ma con la protesi bionica che mi è stata applicata è come se le avessi di nuovo. È una sensazione incredibile”.

Fabio seguirà un percorso riabilitativo presso la Fondazione Don Carlo Gnocchi di Torino, specializzata per i pazienti che utilizzano protesi di alta tecnologia.

Betty Martinelli

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