Il ministro della Salute Roberto Speranza impone le compagnie ferroviarie al dietrofront: è stata firmata oggi un’ordinanza che ripristina l’obbligo al distanziamento e all’utilizzo di mascherine nei luoghi chiusi aperti al pubblico, caduto da ieri sui treni ad Alta Velocità che erano tornati a viaggiare a pieno carico.
Dopo la decisione delle compagnie, è arrivato quindi l’intervento del ministro, che su Facebook ha spiegato così il provvedimento adottato: “È giusto che sui treni restino in vigore le regole di sicurezza applicate finora. Non possiamo permetterci di abbassare il livello di attenzione e cautela. Per questo ho firmato un’ordinanza che ribadisce che in tutti i luoghi chiusi aperti al pubblico, compresi i mezzi di trasporto, è e resta obbligatorio sia il distanziamento di almeno un metro che l’obbligo delle mascherine”.
“Questi sono i due principi essenziali che, assieme al lavaggio frequente delle mani, dobbiamo conservare nella fase di convivenza con il virus” conclude Speranza. Tanti i virologi ed esperti che nelle scorse ore avevano espresso perplessità circa l’allentamento delle misure sui treni in Italia: il pieno carico, soprattutto, aveva spinto medici e assessori alla Sanità a parlare di passo in avanti rischioso e messaggio sbagliato.
Da qui la volontà del ministro alla Salute che, dando seguito alle parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con un’ordinanza ha inviato a “non abbassare la guardia”. La convivenza con il virus proseguirà sulla base del distanziamento e dell’obbligo delle mascherine.
Anche sui treni.