Politica - 02 settembre 2020, 08:11

Referendum, gli abitanti di Montemarzo, voteranno a San Marzanotto. Interpellanza di "Uniti si può"

"L'edificio scrivono Anselmo e Bosia - può almeno essere adeguato e serve un incontro con i cittadini"

Referendum, gli abitanti di Montemarzo, voteranno a San Marzanotto. Interpellanza di "Uniti si può"

I residenti nella frazione di Montemarzo, per il Referendum Costituzionale dei prossimi 20 e 21 settembre 2020 si recheranno a votare al seggio istituito in frazione San Marzanotto in quanto le Scuole di Montemarzo, sede del seggio fino al 2019, sono state ritenute inadeguate ad ospitare la sezione elettorale, in modo particolare per le difficoltà di attrezzare il pernottamento delle forzedell’ordine.

I consiglieri comunali di Uniti si può, Mauro Bosia e Michele Anselmo hanno presentato un interpellanza.

"Per la popolazione di Montemarzo, - scrivono - in modo particolare quella più anziana, tale spostamento è motivo di difficoltà nel recarsi alle urne".

Una frazione, quella di Montemarzo che negli anni scorsi  ha già vissuto la perdita dell’ufficio postale e altri servizi. Inoltre l'edificio delle scuole ha perso la funzione originaria ed  è stato sede di alcune associazioni e del seggio elettorale, senza, comunque, che siano stati effettuati lavori di conservazione

"Dal documento 'Immobili comunale e canoni di concessione- anno 2019', scrivono Anselmo e Bosia, si apprende che Comune di Asti possiede altri edifici nelle frazioni che, per scarso utilizzo e/o necessitàdi ristrutturazione, versano in una condizione simile a quella delle Scuole di Montemarzo"

L'interpellanza al sindaco e alla Giunta per sapere " se si tratti di una soluzione temporanea o se i Montemarzesi dovranno mettersi il cuore in pace e abituarsi ad andare a votare a SanMarzanotto o se non ritengano necessario preservare l’edificio delle Scuole di Montemarzo attraverso un restauro complessivo".

Inoltre viene richiesto "se non ritengano necessario un adeguamento di tale edificio affinché possa continuare ad essere almeno sede del seggio elettorale e delle associazioni locali e se non ritengano doveroso organizzare un incontro con cittadini, imprenditori e associazioni del luogo per discutere del tema e provare a progettare un futuro per talestruttura".

Secondo i consiglieri, l'edificio potrebbe essere ideale per sperimentare progetti di servizi socio-sanitari diffusi sul territorio e mirati alla popolazione più anziana e concludono: "In generale chiediamo quale sia la politica dell’amministrazione in merito agli edifici comunali situati nelle frazioni, se ritenga vadano preservati e magari rilanciati per essere un punto di riferimento dell’Istituzione nel territorio comunale frazionale oppure voglia predisporre un piano di alienazioni".

Redazione


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