Politica - 04 settembre 2020, 10:31

Ambiente Asti, interpellanza sul progetto di pista ciclabile sulla ferrovia Nizza Monferrato e Alba e la posizione del Comune

Malandrone: "Il sindaco si può far portavoce di un bisogno di cittadini del territorio e chiedere di sospendere ogni decisione in merito al progetto e di pensare ad un disegno di più ampio respiro

Ambiente Asti, interpellanza sul progetto di pista ciclabile sulla ferrovia Nizza Monferrato e Alba e la posizione del Comune

Mario Malandrone, capogruppo di Ambiente Asti, interviene, dopo che il gruppo è stato contattato da associazioni e cittadini, sul progetto di pista ciclabile da realizzarsi coprendo il sedime della tratta ferroviaria Alessandria – Cavallermaggiore, nel tratto tra Nizza Monferrato e Alba.

"Tale tratto - scrive Malandrone - non può non essere di interesse per il Comune di Asti, perché su tale tratto vi è anche la tratta finale della linea Asti -Alba".

Recentemente il Comune di Nizza Monferrato ha, con delibera di giunta del 14 agosto, aderito a una convenzione che mira alla realizzazione di tale trasformazione della rete ferroviaria, ma - scrive ancora - "al contrario di quanto si scrive nella delibera del Comune di Nizza Monferrato, che approva e promuove tale progetto, la linea in questione non è un’ex ferrovia in disuso bensì una tratta sospesa al traffico commerciale".

I costi della riattivazione delle due tratte interessate, Alessandria – Cavallermaggiore e Asti – Castagnole della Lanze,  potrebbero essere di diversa entità rispetto a quella pubblicata fino ad ora, soprattutto alla luce delle importanti risorse che saranno messe a disposizione per la ripresa post-Covid oltre a quelle annualmente stanziate dal Ministero competente e, nessun onere sarebbe a carico dei Comuni, al contrario della pista ciclabile, in quanto le opere di ammodernamento e ripristino sono di competenza di Rete Ferroviaria Italiana.

Il tratto tra Neive e Nizza Monferrato unitamente a quello tra Asti e Castagnole delle Lanze sono stati inseriti nel programma dei treni storici della Fondazione Fs con notevoli investimenti da parte di Rete Ferroviaria Italiana per l’adeguamento alla circolazione di detti convogli, interventi che andrebbero anche a beneficio della riattivazione al traffico commerciale ed i cui costi andrebbero scomputati da quelli preventivati per tale progetto.

Nel 2017 inoltre era stato sottoscritto il protocollo per la riattivazione della linea ferroviaria Asti-Alba come si legge sul sito del Comune:
“Ieri, mercoledì 25 ottobre alle 17.30, nell’auditorium San Giuseppe di Neive, è stato sottoscritto il protocollo per la riattivazione della linea ferroviaria Asti-Alba, chiusa dall’aprile 2010 per problemi strutturali e considerata dalla cittadinanza un servizio prioritario data la riconosciuta valenza funzionale, storica e culturale della tratta, anche in chiave di valorizzazione turistica del territorio; l’atto è stato siglato da Regione Piemonte, R.F.I. Spa e da alcuni Comuni delle province di Asti e Cuneo interessate dal tratto ferroviario".

Il consigliere Malandrone chiede quindi se sia ancora considerata l'importanza della tratta e si ci sia interesse verso l'infrastruttura e una connessione ferroviaria con Alba.

"Che cosa è stato fatto per far in modo che la Regione, come dichiarava Rasero: assumesse un impegno sulle priorità astigiane che riguardano da una parte il trasporto ferroviario, attraverso un potenziamento delle linee che collegano Asti e le terre dell’UNESCO a Milano e gli altri capoluoghi del nord-est?".

Nell'interpellanza infine si legge: "Il sindaco si può far portavoce di un bisogno di cittadini del territorio e chiedere di sospendere ogni decisione in merito al progetto di cui all’oggetto e di pensare ad un disegno di più ampio respiro che possa soddisfare le esigenze di tutti, pendolari e turisti, in nome di una rinascita dei comuni della provincia e di una vera opportunità di sviluppo commerciale per le aziende e gli operatori delle nostre zone".

Betty Martinelli


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