Agricoltura - 06 settembre 2020, 16:26

Moasca: con la ‘Vendemmia turistica e didattica’, la raccolta delle uve torna rito di condivisione

L’iniziativa, spiega il sindaco Andrea Ghignone, è volta a richiamare l’interesse del ‘turismo del vino’

Moasca: con la ‘Vendemmia turistica e didattica’, la raccolta delle uve torna rito di condivisione

Si ritiene che, etimologicamente, la parola vendemmia sia una derivazione della parola vendémiaire, proveniente da una lingua antica universalmente conosciuta ai tempi del Medioevo e riferita al periodo dell’allora calendario rivoluzionario, collocabile intorno al nostro settembre e dedicato alla raccolta delle uve. Altra scuola di pensiero, quella italiana, ritiene invece che derivi dal latino: più precisamente dai vocaboli ‘vinum’ (vino) e ‘demia’ (che significa prendere).

In ogni caso, ciò che possiamo affermare con sicurezza è che gli Astigiani prendono questa parola molto seriamente. Tanto che il sindaco di Moasca, Andrea Ghignone, anche presidente della cantina Sociale Barbera dei Sei Castelli di Agliano Terme, ha voluto sdoganare a tutti questa storia secolare. Mediante l’iniziativa ‘Vendemmia turistica e didattica’. Il tutto, naturalmente, nel pieno rispetto delle norme di sicurezze e anti-covid, mediante un accordo tra Comune, Ispettorato del Lavoro e Spresal.

"La vendemmia è un rito che ci riporta alle nostre radici; un'esperienza che ci fa rivivere momenti passati coi nonni e ci regala un ricordo indelebile di profumi inebrianti e questo deve essere trasmesso ai turisti che visitano le nostre terre", spiega Ghignone. I vignaioli d’eccezione potranno trascorrere un’intera giornata nei vigneti e nella cantina, per vivere un’esperienza indimenticabile: si inizierà con la raccolta dei grappoli che successivamente verranno trasferiti in cantina per la trasformazione.

I vignaioli storici apriranno le loro porte e i loro vigneti per far partecipare le persone alla vendemmia, in una giornata di condivisione e scoperta, ritornando parzialmente agli anni passati, in cui per la vendemmia le cascine si riempivano di amici e di conoscenti pronti ad aiutare con forbicioni e ceste in mano. La vendemmia, insomma, non sarà più cosa per pochi.

"Il turismo del vino è una voce sempre più importante per l’economia del nostro territorio e ormai è una delle attrazioni principali, specialmente durante il periodo della vendemmia – commenta Ghignone –, le nostre aziende offrono vini di eccellenza, in primis la Barbera, ma l'ospitalità in cantina non si ferma più alla semplice degustazione. Un modo unico per vivere la nostra campagna godendo di un paesaggio unico in un periodo così affascinante come la vendemmia”.

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Telegram Segui il nostro giornale anche su Telegram! Ricevi tutti gli aggiornamenti in tempo reale iscrivendoti gratuitamente. UNISCITI

Ti potrebbero interessare anche:

SU