Al Direttore - 12 settembre 2020, 15:48

"Perché ad Asti si deve votare nelle scuole?" Le riflessioni di Michele Miravalle a poche ore dall'inizio della scuola

"Toccava a sindaci e comuni attivarsi, per esempio a Calamandrana i seggi saranno allestiti nei locali comunali. Bastava attivarsi in tempo"

"Perché ad Asti si deve votare nelle scuole?" Le riflessioni di Michele Miravalle a poche ore dall'inizio della scuola

Riceviamo e pubblichiamo le considerazioni/riflessioni di Michele Miravalle, astigiano, ricercatore universitario, coordinatore Osservatorio condizioni detentive dell'Associazione Antigone e militante del Partito Democratico, sull'inizio delle scuole

Perché ad Asti si deve votare nelle scuole?
Questo tormentato anno scolastico si interromperà già a meno di una settimana del suo inizio. Il 20 e 21 settembre infatti si voterà per il referendum costituzionale e i seggi elettorali ad Asti saranno quasi tutti nelle scuole, soprattutto elementari e medie.

Si poteva fare altrimenti? Si poteva evitare di creare un disagio ad alunni e famiglie? Si potevano risparmiare i soldi delle sanificazioni? Sì, ma toccava ai Comuni e ai Sindaci attivarsi, interessando la Prefettura e la Questura.

In molti Comuni è stato fatto, a Calamandrana ad esempio, le scuole non chiuderanno e i seggi allestiti nei locali comunali.

Ad Asti invece no, neanche parzialmente. Perché? Si potevano utilizzare altri edifici pubblici (biblioteche, uffici comunali, palestre, l’Enofila...) da riconvertire a seggi elettorali, bastava volerlo e partire per tempo.

E invece il sindaco Rasero e la sua Giunta hanno preferito non attivarsi. E così, le famiglie dovranno, ancora una volta, arrangiarsi. La scuola non farà in tempo ad aprire che dovrà già interrompersi. Un vero peccato.

È l’ennesima occasione mancata per aiutare concretamente le famiglie astigiane. Buon voto (nelle scuole) a tutti gli elettori astigiani!

Michele Miravalle

Al direttore

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