Le campanelle delle scuole tornano a suonare. I più piccoli tornano a tenere la mano ai grandi e portano di nuovo sulla schiena zainetti e cartelle. Le vie di Asti si colorano di auto e per la prima volta il traffico 'studentesco' non infastidisce, ma fa piacere.
Oggi è il 14 settembre, il giorno della vera ripartenza dopo mesi di sofferenza. È il giorno in cui bambini, ragazzi, professori e presidi tornano a fare scuola in presenza. Si torna sui banchi, ma anche per studiare nuove norme anti contagio, che possano permettere alla grande macchina scolastica di non fermarsi a pochi metri dalla partenza.
I ragazzi sono emozionati e si ritrovano, muniti di mascherina, davanti agli ingressi degli istituti, come ai vecchi tempi. C'è chi ha paura a non sapere come funzionerà questo nuovo anno, ma tutti sono contenti di poter tornare alla vita di un tempo, o quasi.
"Le mie emozioni sono a mille. Tornare sui banchi dopo tanto tempo è bellissimo", ci racconta una giovane studentessa del Giobert.
Anche i genitori dei più piccoli sembrano essere contenti di poter riprendere - finalmente - in mano la loro vita.
"Speriamo nel buon senso di ognuno e di distruggere finalmente questo virus", è il commento di alcune mamme astigiane.
Agli ingressi delle principali scuole di Asti questa mattina anche il sindaco Maurizio Rasero, per verificare che la situazione fosse sotto controllo, ma anche per esprimere vicinanza a una cittadinanza che sta ripartendo.
"Vedo tutti con la mascherina e a distanza. Certo, ci sono ancora cose da migliorare, ma oggi è il primo giorno. Siamo ripartiti", commenta il primo cittadino.