Attualità - 03 ottobre 2020, 20:09

Emergenza maltempo: il mondo agricolo conta i danni e chiede maggior coinvolgimento decisionale

Sia il presidente regionale di Confagricoltura che il collega della Cia invocano più manutenzione e partecipazione degli associati

Emergenza maltempo: il mondo agricolo conta i danni e chiede maggior coinvolgimento decisionale

Come accade costantemente in occasione di eventi calamitosi, gli agricoltori, per tramite dei loro rappresentanti di categoria, sono tra i primi a analizzare la situazione, chiedendo più efficaci politiche di prevenzione e un loro maggior coinvolgimento nei piani di manutenzione ambientale.

“Il nostro primo pensiero va alle famiglie dei dispersi, con la speranza che vengano ritrovati sani e salvi. Il bilancio per l’agricoltura è pesante e anche questa volta - dichiara Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte - e dimostra in modo inequivocabile che, aldilà del cambiamento climatico in atto, occorre investire in modo deciso sulla prevenzione, per evitare che si ripetano fenomeni di questo genere”.

In tutta la regione, rilevano i tecnici di Confagricoltura Piemonte, si segnalano prati e campi allagati. In provincia di Asti – afferma Enrico Masenga, consulente tecnico specialistico di Confagricoltura Asti – l’esondazione del Tanaro, soprattutto nella zona tra la piana di Asti, Castello di Annone e Azzano d’Asti, ha causato pesanti conseguenze con danni significativi per la soia, in buona parte ancora da trebbiare, e il mais. La soia è completamente sommersa e non è più possibile raccoglierla. Il mais, in alcune zone, è coperto d’acqua fino alla pannocchia e quindi non più utilizzabile. In altri punti l'acqua si è fermata sotto e lo si potrà raccogliere mediante mietitrebbie cingolate, ma i costi saranno elevati e molto probabilmente il prodotto verrà destinato ad usi secondari. Si registrano inoltre danni a vigneti e frutteti in collina, a causa di frane e smottamenti”. 

“Nei prossimi giorni, quando l’acqua si sarà ritirata si potranno valutare i danni, che al momento si prospettano comunque importanti – dichiara l’astigiano Ercole Zuccaro, direttore di Confagricoltura Piemonte – soprattutto nella nostra regione, dove il territorio è particolarmente fragile. Servono programmi di manutenzione dei corsi d’acqua per mettere in sicurezza intere aree, prevenendo dissesti idrogeologici che ogni anno causano vittime e danni ingenti alle imprese e all’agricoltura”.

Gabriele Carenini, presidente regionale della Cia Agricoltori Italiani, esprimendo il cordoglio per le vittime e la vicinanza a tutte le famiglie che in queste ore stanno lottando contro i tragici effetti del maltempo, sottolinea la necessità di mettere in pratica tempestivi interventi di manutenzione ambientale che coinvolgano chi già opera direttamente sul territorio.

"Senza un piano a tempo debito di manutenzione ordinaria e straordinaria del territorioosserva – e di fronte all’incombenza del mutamento climatico, il nostro Paese è destinato a rincorrere un’emergenza dopo l’altra. Occorre pianificare con determinazione una politica di salvaguardia del territorio, nella quale gli agricoltori sono pronti a fare la loro parte. Cia Agricoltori italiani, nel progetto ‘Il Paese che vogliamo’ ha indicato come il ruolo di chi lavora a diretto contatto con la terra sia fondamentale per la manutenzione del territorio”.

Redazione

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