Attualità - 07 ottobre 2020, 14:26

Legambiente sul maltempo: “Ora si utilizzino (bene) i fondi europei per mettere in sicurezza il territorio”

“Il nostro dossier Città Clima – afferma il presidente regionale Giorgio Prino – segnala come negli ultimi 10 anni si siano registrati 95 eventi estremi fra Piemonte, Liguria e Val d’Aosta”

Legambiente sul maltempo: “Ora si utilizzino (bene) i fondi europei per mettere in sicurezza il territorio”

Anche Legambiente interviene nel dibattito apertosi dopo gli eccezionali eventi atmosferici che nello scorso fine settimana hanno funestato l’intero Piemonte e ampie zone della Liguria, con la caduta in poche ore di quantità d’acqua localmente superiori i 600 millimetri, piene e smottamenti. Cui vanno aggiunti 9 decessi, oltre un centinaio di Comuni danneggiati, una decina di ponti crollati sotto l’effetto delle piene, diverse strade interrotte e danni ingentissimi.

La violenza e la quantità delle precipitazioni – osserva Legambiente – hanno modalità sempre più simili a quelle monsoniche ed è dettate dai cambiamenti climatici sempre più evidenti sulle nostre montagne. Le piogge hanno duramente colpito il nord ovest di una Penisola vittima d’abbandono, di incuria, ma soprattutto di una cementificazione selvaggia.

“Il nostro territorio – dichiara Giorgio Prino, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – per la sua conformazione fisica e geografica è estremamente delicato. La cementificazione selvaggia, la mancanza di una pianificazione, la scarsa manutenzione hanno portato ai risultati sotto gli occhi di tutti”.

“Il nostro dossier Città Clima – argomenta ancora il presidente – segnala come negli ultimi 10 anni si siano registrati 95 eventi estremi fra Piemonte, Liguria e Val d’Aosta (894 in tutta Italia). È imprescindibile fare un passo avanti deciso. Si approvi una norma regionale per il consumo di suolo zero, e si proceda ad una immediata messa in sicurezza del territorio. Le risorse europee legate al recovery fund devono essere utilizzate sulla doppia via del restauro ambientale e della prevenzione, devono essere strumento per una messa in sicurezza dell’intero Paese, e non possono essere finanziamento di grandi opere dalla dubbia utilità e dal forte impatto ambientale”.

Redazione

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