Attualità - 08 ottobre 2020, 19:54

Costigliole d'Asti: un contenzioso economico con il Comune getta ombre sul futuro dell'Icif

Causa mancati introiti nel periodo Covid, l'Istituto è in arretrato sui pagamenti dell'affitto e l'Amministrazione ha avviato una procedura di sfratto

©lefotodimarzo

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Come da noi documentato già nello scorso maggio (CLICCA QUI per rileggere l’articolo), anche i conti dell’ICF (Italian culinary institute for foreigners - Istituto culinario italiano per stranieri) di Costigliole d’Asti sono stati, e sono tuttora, messi a dura prova dal lockdown e dalle pesanti conseguenze economiche della pandemia che ormai da mesi imperversa nel mondo. Un danno così rilevante da portare l’istituto, che forma chef stellati che tengono alto il nome della cucina italiana nel mondo, a non riuscire a saldare alcune rate d’affitto al Comune di Costigliole, proprietario dei locali in cui opera la scuola. Una querelle che la prossima settimana approderà anche in Tribunale, ad Asti, dove si svolgerà una mediazione tra le parti.

SASSONE (PRESIDENTE ICIF): “IL COVID CI HA TAGLIATO LE GAMBE, ORA SERVE UNA VISIONE AMPIA”

“Viviamo una situazione drammatica, con il coronavirus che ci ha tagliato le gambe poiché noi operiamo pressoché integralmente all’estero. Abbiamo potenziali allievi che comprano i nostri corsi da tutto il mondo, ma come fanno a raggiungerci vista la situazione sanitaria internazionale?” è l’amara constatazione di Piero Sassone, Presidente, Legale Rappresentante e Manager di servizi internazionali dell’Istituto.

“Causa covid – prosegue Sassone siamo rimasti fermi per mesi, riprendendo le attività solo il mese scorso perché equiparati alle scuole, ma vista la nostra tipologia di lavoro abbiamo pochissime nuove iscrizioni e anche il ristorante ‘La Barbera’ sta operando molto al di sotto di quanto faceva pre pandemia”.

“Di fronte a questa situazione – prosegue il presidente dell’Icif – l’Amministrazione comunale, anziché sostenere la nostra attività che è un fiore all’occhiello del territorio, ha iniziato una procedura di sfratto. Teniamo conto che Icif non è solo un patrimonio per Costigliole d’Asti. Le famiglie che ci lavorano dentro sono tutte residenti nell’Astigiano: chi non vive a Costigliole è residente nei paesi limitrofi. Ad esempio ho due dipendenti che hanno acquistato casa recentemente e quindi sono gravati da mutui, senza dimenticare che generiamo un piccolo indotto perché compriamo carne e verdura qui a Costigliole, ci serviamo da artigiani del paese e anche i nostri dipendenti fanno acquisti qui”.

“Io finora ho preferito non esprimermi sulla vicenda – continua Sassone – perché ritengo che il territorio non meriti di finire sui giornali per delle polemiche, ma ormai non potevo più tacere perché devo tutelare l’azienda e i dipendenti. Sono convinto che servirebbe una visione ampia, per poter uscire tutti insieme dalla fase emergenziale e dalle conseguenze economiche che comporta”.

“Ritengo però che a monte della vicenda – afferma ancora Piero Sassone – vi sia la gestione della cantina del castello, che l’Amministrazione vorrebbe per ospitarvi l’Enoteca. Ci siamo incontrati, abbiamo avanzato varie proposte come ad esempio dar spazio a 48 produttori e dato disponibilità a ospitarvi degustazioni, ma senza riuscire a trovare una quadra. Qualunque soluzione, comunque, necessiterebbe di un protocollo d’intesa con il soggetto istituzionale o in alternativa tra l’Associazione produttori e Icif con il patrocinio del Comune. Noi non possiamo recidere quell’area dal contratto perché per noi significherebbe perdere parte del patrimonio Icif”.

IL SINDACO CAVALLERO: “ABBIAMO DOVEROSAMENTE SCELTO DI TUTELARE L’INTERESSE PUBBLICO”

La posizione assunta dall’Amministrazione è inattaccabile risponde nel merito della querelle sui mancati pagamenti Enrico Cavallero, sindaco di Costigliole d’Asti – , avendo scelto di tutelare doverosamente gli interessi del Comune avviando una procedura non contenziosa, che quindi consente qualsiasi tipo di soluzione, senza mostrare alcun tipo di accanimento. La mediazione in programma la settimana prossima servirà appunto a determinare modi e tempi di accordo per i pagamenti degli arretrati, anche perché io sto amministrando un bene pubblico per il quale debbo rendere conto e attenermi alle norme”.

“Noi non vogliamo assolutamente mandare via Icif – rimarca il sindaco –, anche perché è una importate risorsa per il paese, che riteniamo peraltro elemento fondamentale anche per lo sviluppo che abbiamo in mente per il castello. In ultimo, aggiunto che da parte nostra c’è e ci sarà massimo supporto a tutte le attività economiche del paese, Icif compreso, anche mediante sgravi che annunceremo presto”.

L’OPPOSIZIONE: “ICIF E’ MOLTO IMPORTANTE PER LO SVILUPPO DI COSTIGLIOLE. PERCHE' NON SI E’ ATTUATA UNA AZIONE DI CONDONO?”

“Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale – dichiara l’agronomo Andrea Borio, consigliere di minoranza del gruppo “Insieme si può”abbiamo dato parere negativo alla procedura di sfratto ritenendo l’Icif un ente molto importante per lo sviluppo di tutto il paese. Teniamo conto che dà lavoro a 15 persone, con altrettante famiglie, e porta una cinquantina di studenti ogni mese sul territorio. Persone che, non foss’altro che qui non hanno mezzi di locomozione propria, debbono necessariamente fare acquisti sul territorio costigliolese”.

“Il contenzioso aperto è relativo i mancati pagamenti delle mensilità da marzo ad agosto – aggiunge il consigliere –, ma sappiamo anche, da specifica delibera di incarico, che il Comune già a febbraio aveva incaricato l’avvocato Venturino di valutare la bontà del contratto di affitto. Siamo stupiti dalla linea adottata dal Comune che – a differenza di quanto fatto da altre realtà territoriali, come ad esempio l’Amministrazione sandamianese con i gestori del ristorante ‘Madama la Barbera’ – ha scelto di non apprendere una azione di condono delle rate non pagate nel periodo Covid, nel corso del quale la scuola è stata ovviamente impossibilitata a lavorare”.

Gabriele Massaro

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