Attualità - 24 ottobre 2020, 15:30

"Un nostro collaboratore è positivo da 8 giorni ma nessuno ha contattato ancora l'azienda". La denuncia di un imprenditore astigiano. A oggi all'ospedale di Asti 77 ricoverati Covid

Lo scrupolo di un singolo imprenditore ha permesso di arginare i contagi nella sua ditta. "Mancate comunicazioni così tardive non aiutano di sicuro il contenimento dell'epidemia"

La curva dei contagi nell'Astigiano, continua a salire, le restrizioni sono iniziate e probabilmente aumenteranno. E aumentano anche le segnalazioni di insegnanti, genitori e imprenditori su situazioni che segnalano la difficoltà di un sistema.

12 ricoverati al momento in semi-intensiva

Eppure si sapeva che da ottobre la situazione sarebbe riesplosa. In queste ore all'ospedale di Asti ci sono 77 ricoverati Covid, 2 si trovano in terapia intensiva, 12 in semi-intensiva più 6 persone in NIV (ventilazione non invasiva).

Il caso segnalato da un imprenditore

In questo scenario si inserisce una segnalazione di Roberto, piccolo imprenditore  che ha a cuore la salute dei suoi collaboratori.

Venerdì 16 ottobre, un dipendente di Roberto chiama in azienda comunicando di stare poco bene, ma il giorno successivo il malessere persiste, anzi, peggiora e si reca al pronto soccorso di Asti. Il tampone dà esito positivo.

"Lui mi avvisa - spiega Roberto - dicendo che al pronto soccorso gli è stato detto che il suo medico curante il lunedì avrebbe attivato tutta la procedura, caricando il caso sulla piattaforma. Già qui dico io il lunedì? E io come mi comporto con gli altri dipendenti? Consideriamo che teoricamente non dovrei sapere nulla ma lo vengo a sapere solo per il buon senso della persona che mi avvisa in via ufficiosa".

Roberto allora si preoccupa di avvisare il personale per sapere se qualcuno ha avuto contatti stretti con la persona positiva o se avesse sintomatologia di qualsiasi tipo."Risultato una persona che era rimasta a casa giovedì e venerdì mi dice di essere stata in macchina con lui quindi dico di non venire a lavorare lunedì e avvisare il medico".

Senza un riscontro le persone non possono rientrare al lavoro

Il suo medico predispone l'isolamento fiduciario dicendo che a breve sarebbe stato chiamato per il tampone. "Da lunedì 19 ad oggi nessuno lo ha contattato. Succede la stessa cosa giovedì quando un'altra persona si sente poco bene ed io gli dico per sicurezza di sentire il medico che ovviamente lo pone in isolamento fiduciario in attesa di tampone, anche lui ancora non è stato chiamato".

Se Roberto quindi, non avesse posto in essere azioni per tutelare i suoi dipendenti, ad oggi probabilmente in azienda sarebbero tutti contagiati. Davvero l'unica salvezza è fare ricorso al buon senso?

"Nessuno in teoria, rimarca l'imprenditore, ci ha avvisati che un nostro collaboratore da 8 giorni risulta positivo al Covid. Inoltre ho altre 2 persone a casa in attesa di essere contattate per sottoporsi a tampone una delle quali da 5 giorni".

Appurato lo stato di salute, queste persone potrebbero tornare sul posto di lavoro. "Se la gestione è questa e spero sia solo un caso, la cosa sarebbe veramente preoccupante in quanto mancate comunicazioni così tardive non aiutano di sicuro il contenimento dell'epidemia. Sarebbe opportuno capire cosa sta succedendo, pur capendo perfettamente che siamo in emergenza".

Betty Martinelli