Attualità - 25 ottobre 2020, 08:17

Verso il nuovo Dpcm: ipotesi bar e ristoranti chiusi alle 18, stop a cinema e teatri. Ferme da domani le palestre

Il testo, ancora in bozza, dovrebbe essere approvato oggi dal premier Conte, con decorrenza da stasera o lunedì

Foto di Efrem Zanchettin - MerfePhoto

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Sono circolate, nelle ultime ore, diverse anticipazioni sul testo ancora in bozza del nuovo Dpcm, che il premier Giuseppe Conte dovrebbe firmare entro fine giornata. 

Le limitazioni andrebbero a colpire in primo luogo bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie, con l'obbligo di chiusura alle 18 nei giorni feriali. Ancora da chiarire l'ipotesi della sospensione del servizio nei festivi, particolarmente discussa ieri nel confronto fra il governo e le regioni. Di certo sarà ridotto il numero massimo di avventori al tavolo, passando da sei a quattro.

In particolare, nella bozza si prevede che, dopo le 18, è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico, mentre è consentita la ristorazione con consegna a domicilio. Permesso, inoltre, l'asporto fino alle 24, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.

L'anticipo della chiusura dei locali, si apprende ancora, non comporterebbe però un anticipo del coprifuoco in termini di divieto di circolazione.

Quasi certa anche la sospensione, da domani, dell'attività di palestre, piscine, centri benessere, centri termali e stazioni sciistiche"fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi". 

Quanto al capitolo scuola, nelle superiori si pensa di allargare la didattica a distanza al 75%, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni.

Molto probabile lo stop a teatri, cinema e sale da concerto, mentre resterebbero aperti i musei, ma applicando ulteriori misure per favorire una visita in piena sicurezza, rispettando i distanziamenti.

Vietate le feste nei luoghi al chiuso e all'aperto, comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose. Sospese le attività dei parchi tematici e di divertimento.

Da valutare anche lo stop ai concorsi pubblici e privati, escluse dalla sospensione le procedure in corso e quelle per il personale sanitario.

Il governo raccomanda anche di non spostarsi dal proprio Comune di residenza o domicilio, "salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale Comune".

Inoltre, possibile chiusura delle piazze dalle 21, salvo che per l'accesso a esercizi aperti e alla propria abitazione. E' poi fortemente raccomandato non ricevere in casa persone diverse dai conviventi.

Ancora da definire il possibile ripristino del divieto di spostamenti tra regioni"Valutiamo insieme se limitarli ad attività di lavoro e studio", è quanto avrebbe detto ieri il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia. 

Redazione

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