A Cisterna d'Asti, sabato scorso, un gruppo di componenti dell'Associazione Museo, hanno consegnato all’ufficio protocollo del Comune di Cisterna d’Asti, 1.074 firme di una petizione contro la costruzione di un nuovo impianto di telefonia cellulare di Wind.
L'associazione da 40 anni opera per la valorizzazione culturale e paesaggistica del territorio.
Come compare sul sito del Comune di Cisterna, si prevede la realizzazione "di una Nuova Stazione Radio Base (SRB) di telefonia mobile di proprietà del Gestore Wind Tre S.p.A., sita in via Pranzovero, con sistema radiante costituito da antenne di ricetrasmissione e strutture di supporto posizionate su palo porta antenne di altezza 30.00 metri con pennone di sommità di 4.00 m, per un’altezza totale pari a 34.00 m".
I firmatari della petizione dichiarano la "contrarietà assoluta al progetto in quanto dequalificherebbe e danneggerebbe il territorio dal punto di vista paesaggistico. Espriminamo, inoltre, riserve per quanto riguarda i possibili pericoli da inquinamento elettromagnetico.
Le firme raccolte sono a supporto dell’azione dell’Amministrazione Comunale di Cisterna che con gli atti illustrati nell’incontro del 23 settembre 2020, aperto alla popolazione, ha contrastato dal punto di vista tecnico il posizionamento della postazione radio.
Tra i vari documenti si evidenzia la comunicazione del 31/08/2020 inoltrata all’Arpa Piemonte / dipartimento Telematico Radiazioni – al CO.RE.COM – alla Regione Piemonte / Settore Territorio e Paesaggio in cui si legge: “il sito scelto per il posizionamento della stazione radio base di Wind Tre s.p.a. è situato al di sopra della valle Ganarello, dove “è presente da numerosi anni un’area chiamata “Bosco dei Bambini” e “Bosco della Costituzione”, attrezzata per il ritrovo, lo svago ed attività scolastiche per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria, moltissimo frequentato ed apprezzato.” Nel documento l’Amministrazione chiede agli Enti preposti a “prestare massima cautela nella definizione dei pareri/autorizzazioni di Loro competenza, al fine della tutela della salute ed incolumità in primis dei bambini, nonché, d’altro canto, per la conservazione della naturalità del paesaggio ivi presente, viste comprese”
"Paesaggio che, spiegano i firmatari, come sottolineato nella documentazione da voi inviata e citata nella risposta della Regione Piemonte Direzione Ambiente, Energia e Territorio – Settore Territorio e Paesaggio del 1 settembre 2020, rientra in un territorio inserito nel “Catalogo dei beni paesaggistici della Regione Piemonte”, scheda B017 “Dichiarazione di notevole interesse pubblico del territorio dei Roeri Astigiani ricadente nei Comuni di Cisterna d’Asti e Ferrere”.
Nella scheda sopra citata, alla voce “Riconoscimento del valore dell’area”, si legge: “La dichiarazione di notevole interesse pubblico tutela l’area in quanto “(…) appartiene geologicamente e morfologicamente alla confinante zona dei Roeri (Cuneo) che si localizza nel bacino terziario Ligure-Piemontese (…). Questo tipo di formazione geologica è stata alla base della formazione di un paesaggio naturale caratterizzato da vallette poco profonde ma assai incassate, le cui pareti nei punti di maggior pendenza si trasformano in rocche dal colore giallastro; i pendii e parte del fondo valle sono inoltre coperti dai boschi resi di maggiore interesse naturalistico e paesaggistico dalla presenza di folte colonie di pino silvestre (relitto postglaciale). Il valore paesaggistico dell’area è immediatamente percepibile a chi percorre le strade ed i sentieri”.
"Le firme - concludono i firmatari - sono di donne e uomini maggiorenni che hanno a cuore la tutela del bene paesaggistico che caratterizza il nostro territorio e vogliono esprimere il pieno appoggio alle azioni che l’Amministrazione Comunale ha intrapreso e vorrà intraprendere a tutela di una porzione di territorio compreso tra Roero e Monferrato che l’Unesco, insieme alle Langhe, ha riconosciuto come un “patrimonio dell’umanità” e che la Regione Piemonte ha dichiarato di notevole interesse pubblico".