Sanità - 29 novembre 2020, 13:15

Raggiunge quasi i diecimila iscritti in due settimane il gruppo Facebook delle professioni sanitarie

"Diecimila professionisti che gridano rispetto, considerazione e inclusione in un sistema che sempre più spesso li dimentica e li ignora", scrivono, rivendicando maggior considerazione

In sole due settimane, il gruppo Facebook di mobilitazione delle professioni Sanitarie ha raggiunto quasi 10000 iscritti. 

"Tutti professionisti stanchi, demotivati e demoralizzati - scrivono -da una società e un sistema che non ne riconosce le competenze, la professionalità e l'importanza all'interno del SSN. 

Diecimila professionisti che gridano rispetto, considerazione e inclusione in un sistema che sempre più spesso li dimentica e li ignora e non ne ripaga le capacità in maniera adeguata. Gli stipendi ridicoli non ne gratificano ne le competenze ne tantomeno il rischio al quale sono esposti quotidianamente".

I professionisti, rivendicano una posizione all'interno del SSN e un riconoscimento maggiore, e questa volta lo fanno come cittadini, professionisti e colleghi facendo forza solo sulla loro unione e sul rispetto che hanno per il loro lavoro e per quello dei colleghi facenti parte delle professioni sanitarie. Insieme hanno creato questo gruppo che si sta espandendo e moltiplicando a vista d'occhio mobilizzandosi con azioni semplici ma significative, senza aiuto dei sindacati o degli ordini istituzionali. 

Le azioni del gruppo sono semplici e concrete :

- mail di massa inviate agli esponenti politici per richiedere di inserire gli emendamenti affinché venga modificata la legge di bilancio, che li vedeva e li vede esclusi, 

- un flash mob per far conoscere tutte le 23 professioni sanitarie per dar voce e un viso alle loro professioni, 

- dei sondaggi utili per far emergere le criticità e le necessità di ogni singola professione,  

- incontri tematici in videocall sui temi più importanti da discutere... 

Questo e altro ancora faranno gli iscritti a questo gruppo per "raggiungere gli obbiettivi che hanno creato un malessere collettivo a tutti i professionisti sanitari, e non si fermeranno fino a che questo disagio non verrà colmato perché  stanchi di essere invisibili e ignorati".

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Comunicato stampa