Politica - 01 dicembre 2020, 15:39

Covid, in Regione opposizioni unite: "Screening di massa per evitare una terza ondata in Piemonte"

La proposta è stata avanzata durante la seduta odierna del Consiglio regionale. Grimaldi (Luv): "Il monitoraggio dell’intera popolazione piemontese con tampone antigenico rapido è l’unico modo per scongiurare il ritorno del virus per la terza volta"

Covid, in Regione opposizioni unite: "Screening di massa per evitare una terza ondata in Piemonte"

Uno screening di massa su tutti i piemontesi per scongiurare l'insidia di una terza ondata di Covid-19: a chiederlo sono i partiti di opposizione in Consiglio regionale.

La proposta è emersa questa mattina nella seduta di aula a Palazzo Lascaris durante la discussione dell'Assestamento del Bilancio di previsione 2020-2022 della Regione, iniziata mezz'ora prima della fine dei lavori del mattino con l'intervento dell'azzurra Alessandra Biletta, relatrice di maggioranza.

"Ci dite - ha detto il relatore di minoranza Marco Grimaldi (Luv), prendendo la parola dopo Biletta - che non ci sono più spazi per fare variazioni perché le risorse sono finite. Ma sostenere che non ci sono risorse, quando in questi mesi ne avete date indistintamente a tutte le categorie che avete voluto privilegiare, non è credibile. Noi vi faremo una proposta: mettere in campo uno screening di massa per il Covid che ci eviti la terza ondata. E farlo magari usando proprio i giorni del Natale".

"Il monitoraggio dell’intera popolazione piemontese con tampone antigenico rapido è l’unico modo per scongiurare la terza ondata e riprendere in mano il tracciamento dei contatti", dichiarano, uniti, Raffaele Gallo, Mario Giaccone, Silvio Magliano e Sean Sacco, oltre allo stesso Grimaldi, capigruppo rispettivamente di PD, Chiamparino per il Piemonte, Moderati, Movimento 5 Stelle e Liberi Uguali Verdi.

"La nostra Regione non riesce a riprendere il tracciamento dei contatti dei positivi dopo averlo perso ad inizio di ottobre, ha una medicina di territorio che non funziona, è stata attivata troppo tardi e manca di medici e infermieri, inoltre è stata sempre tra le peggiori tra regioni simili per popolazione e territorio per numero di tamponi giornalieri effettuatiproseguono i capigruppo – per tutti questi motivi solo utilizzando anche risorse straordinarie per un monitoraggio di tutti i piemontesi potremo evitare tanti danni alle attività economiche e scelte dolorosissime dal punto di vista economico e sociale”.

Daniele Angi


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