L'ospedale di Asti si dota di due nuovi pannelli informativi dedicati a utenti ciechi ed ipovedenti: in occasione di un momento simbolico come la Giornata mondiale della disabilità, nonché caratterizzato da un’elevata criticità sanitaria, non viene a mancare l'attenzione dell'Azienda per le categorie fragili.
"Nell’ambito del percorso di umanizzazione delle cure – commenta il Commissario Asl AT, Giovanni Messori Ioli – sono determinanti le misure dedicate a chi è meno fortunato e, a maggior ragione, deve vedersi garantita la corretta accessibilità ai locali ospedalieri in caso di necessità".
Proprio per questa ragione, i Club di Servizio Riuniti della Provincia di Asti, da sempre a fianco dell’Asl AT, hanno donato al Cardinal Massaia due nuovi pannelli con indicazioni agli utenti in caratteri Braille e ad alto contrasto.
Questi strumenti di orientamento e informazione sono stati installati nei giorni scorsi e hanno sostituito le masse sensoriali che garantivano i percorsi tattili ospedalieri, oggi non conformi alla normativa e alle raccomandazioni per la prevenzione della diffusione del Covid 19.
In particolare, la definizione ad alto contrasto permette a tutti coloro che hanno problemi di riduzione della vista, anche semplicemente dovuti all’età avanzata, di poter leggere agevolmente e ottenere le informazioni adeguate.
“Ho potuto personalmente verificare – conferma il presidente della Sezione astigiana della UICI (Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti), Mario Alciati - che i pannelli in braille sono perfettamente accessibili: la scrittura è delle dimensioni standard, corretta e chiara. Per quanto concerne la scrittura a contrasto per ipovedenti, mi è stata confermata essere ben leggibile e adeguata”.
Nella Giornata Mondiale della Disabilità, l'Azienda raccoglie e fa sua una dichiarazione di Davide Vecchio, giovane astigiano impegnato nel mondo del volontariato a favore delle fasce più deboli della popolazione: “Abbiamo sempre più bisogno di una civiltà che faccia dell'impegno nel servizio alla persona e delle sue necessità l'essenza della sua realizzazione. È proprio questo impegno, che tutti possiamo vivere indipendentemente dalle difficoltà di ciascuno, a farci esperire il dono dell'umanità”.