Attualità - 07 dicembre 2020, 16:27

La scelta di vita di don Pertusati provoca l’avvicendamento di alcuni parroci della Diocesi

Le parrocchie da lui guidate passeranno a don Delmastro, sostituito a San Damiano da don D’Ugo. Che passa le sue parrocchie a don Zappino, il quale a sua volta lascia le costigliolesi Motta, Sant’Anna e Santa Margherita a padre Gerardo Bouzada

Monsignor Marco Prastaro, vescovo di Asti (MerfePhoto)

Monsignor Marco Prastaro, vescovo di Asti (MerfePhoto)

In seguito alla decisione di don Carlo Pertusati di lasciare le quattro parrocchie a lui affidate (Villafranca, Maretto, Roatto e Cantarana) e iniziare la procedura che lo porterà a tornare allo stato laicale, il vescovo di Asti, monsignor Marco Prastaro, ha chiesto ad alcuni sacerdoti della diocesi la loro disponibilità a trasferirsi al fine di provvedere alle necessità di tutte le comunità rimaste improvvisamente senza guida spirituale.

Pertanto, consultatosi con i suoi più stretti collaboratori e ottenuta la disponibilità dei diretti interessati, padre Marco ha risposto che le quattro parrocchie rimaste vacanti vengano affidate a don Antonio Delmastro, che lascia la guida delle parrocchie di San Damiano conservando però tutti gli altri incarichi diocesani a lui affidati.

Gli incarichi finora rivestiti da don Delmastro passano a don Giancarlo D’Ugo che diverrà nuovo parroco dei Santi Cosma e Damiano in San Damiano D’asti, amministratore parrocchiale di Gorzano e di San Pietro in San Damiano D’asti, trasferendosi dalle parrocchie di Rocca d’Arazzo, di Santa Caterina di Rocca d’Arazzo, di Azzano, di Montemarzo, di Castello d’Annone e di Crocetta.

Don Roberto Zappino, finora alla guida delle parrocchie di Motta di Costigliole d’Asti, Sant’Anna di Costigliole d’Asti e Santa Margherita di Costigliole d’Asti, è stato nominato nuovo parroco delle parrocchie di Rocca d’Arazzo, di Santa Caterina di Rocca d’Arazzo, di Azzano, di Montemarzo, di Castello d’Annone e di Crocetta, oltre a mantenere tutti gli altri incarichi diocesani a lui affidati.

Padre Gerardo Bouzada L.C. è stato nominato amministratore parrocchiale delle parrocchie di Motta di Costigliole d’Asti, di Sant’Anna in Costigliole d’Asti e di Santa Margherita in Costigliole d’Asti, oltre a conservare l’incarico di vicario parrocchiale di San Pietro e di Santa Caterina in Isola d’Asti.

Tutte le nomine avranno effetto a partire dal mese di gennaio 2021 e nello stesso mese, secondo un calendario che verrà predisposto al più presto, avverranno gli ingressi parrocchiali.

“Nel disporre questi avvicendamenti – scrive monsignor Prastaro nella nota stampa che accompagna la decisione – sono pienamente consapevole che questa decisione, arrivata per tutti inaspettata e in un tempo inusuale, potrà provocare sofferenza per il distacco che inevitabilmente avverrà fra le comunità coinvolte ed i loro amati parroci”.

“Mentre ringrazio i sacerdoti interessati per la disponibilità generosa al cambiamento, confido e umilmente chiedo comprensione e collaborazione da parte di tutte le comunità. Come credenti siamo consapevoli che il Signore accompagna e sempre sa volgere al bene tutte le vicende della sua famiglia, la Chiesa”, conclude il vescovo.

LA SCELTA DI VITA DI DON CARLO

Don Carlo Pertusati, dal 2001 parroco di Villafranca d’Asti, ha annunciato la sua decisione di rinunciare al sacerdozio nel corso di una messa alla quale hanno presenziato tutti e quattro i sindaci dei paesi di cui lui era responsabile parrocchiale, ovvero Villafranca, Maretto, Roatto e Cantarana.

Spiegando di aver preso la sofferta decisione dopo averci riflettuto a lungo e motivandola con la sommatoria di difficoltà sul piano personale (quali la perdita di entrambi i genitori e il tempo dedicato alle loro cure) e professionale conseguenti il carico di lavoro generato dal gestire quattro parrocchie ed educativo (insegnava Patrologia agli Studi Teologici Interdiocesani di Fossano e Alessandria e alla facoltà teologica di Torino, oltre che al biennio di licenza in morale sociale sempre della stessa facoltà)

Don Carlo era giunto a Villafranca nel 2001 in sostituzione di don Dino Barberis – attualmente, tra i vari incarichi, parroco di San Domenico Savio e direttore del settimanale diocesano “Gazzetta d’Asti” – in tre delle quattro parrocchie, poiché a Cantarana era ancora vivente e operante don Giovanni Rolfo. Dopo la scomparsa di don Rolfo, nel 2017, don Carlo ha aggiunto alle comunità da lui aimministrate anche quella di Cantarana.

Gabriele Massaro

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU