Una scoperta storica importante che tocca i nostri territori e incuriosisce.
È stata infatti ritrovata, grazie alla Fondazione Cavour, la lapide della tomba di Virginia Oldoini Verasis, contessa di Castiglione, nata a Firenze, seduttrice di Napoleone III su mandato del conte di Cavour, per per convincerlo a fare la guerra a fianco del Piemonte.
Tra i reperti del Premio Grinzane Cavour
La lapide si trovava tra i reperti della liquidazione del vecchio Premio Grinzane Cavour, il cui patron, Giuliano Soria l'aveva portata dal cimitero Père-Lachaise di Parigi nel 1999, dove era stata sostituita con una copia, in occasione del centenario della morte della contessa, con l'accordo di provvedere, a proprie spese, al restauro, ma per le note vicende giudiziarie che colpirono Soria, non fu possibile.
Lo stesso Premio fu messo in liquidazione e la lapide, rende noto l'Ansa, fu abbandonata nel deposito di un'impresa edilizia che, nel frattempo, aveva cessato la sua attività.
Sarà concordata la destinazione finale
Ieri il ritrovamento e la Fondazione, attualmente presieduta da Marco Boglione contatterà il Ministero della Cultura francese per concordare la destinazione finale della lapide che ora si trova in un'area dedicata all'interno del parco cavouriano di Santena.
La nobildonna Virginia Elisabetta Luisa Carlotta Antonietta Teresa Maria Oldoini, fu anche, per il suo matrimonico con Francesco Verasis Asinari, che sposò 17 anni e da cui ebbe un figlio. contessa di Costigliole d'Asti e Castiglione Tinella.
Il prstigioso matrimonio la introdusse alla corte dei Savoia, dove ebbe gran successo con il re Vittorio Emanuele II, ma anche con i fratelli Doria, il banchiere Rothschild e Costantino Nigra, ambasciatore del Regno di Sardegna in Francia.
Il Virginia Day
A lei il comune di Castiglione Tinella (Cn) dedica ogni anno l'evento Virginia Day e propone una mostra fotografica sulla sua figura storica.
Inoltre alla Contessa di Castiglione sono intitolate una associazione turistico-culturale, una terrazza vicino all’edificio comunale e perfino dei dolci a base di nocciola delle Langhe chiamati “Contessine”.