Mercoledì 27 gennaio appuntamento con il quarto incontro dei convegni in pillole dell’Istituto Artom.
Ospiti Renato Grimaldi, Direttore Scuola Scienze Umanistiche,Coordinatore scientifico del Laboratorio di simulazione del comportamento e robotica educativa "Luciano Gallino" e Roberto Trinchero, UniTo, Dipartimento di filosofia e scienze dell’educazione , Università degli Studi di Torino.
Il tema trattato sarà:“Per una nuova scuola attiva.Cosa ci insegna la pandemia?”
Un doppio sguardo, sociologico e filosofico, sulle ricadute in ambito didattico ed educazionale dopo un anno di didattica a distanza. Quali le criticità di un uso massivo e massiccio della didattica on line? Salvagente per operare nel difficile periodo di lock down, strumento per una agorà digitale non solo scolastica, soluzione per gestire la frequenza degli studenti al 50%, quali possono essere le prospettive future quando, si spera, la pandemia sarà finalmente debellata?
Una riflessione preparatoria, per docenti e discenti, sull’uso del digitale quando non sarà più obbligo ma potrà/ dovrà rimanere, dopo questa esperienza, non da scartare aprioristicamente, nella didattica quotidiana per essere complementare e di supporto alla didattica in presenza.
“La povertà culturale è un rischio serio da non sottovalutare che corriamo in conseguenza della Dad che pure è risultato uno strumento prezioso per non cadere rovinosamente e in modo incontrollato, afferma il dirigente, Franco Calcagno.
Abbiamo imparato a conoscere strumenti nuovi, dobbiamo imparare a variare le categorie didattiche e le nostre rubriche valutative. Le proposte che potranno essere offerte conterranno percorsi nuovi, non corriamo il rischio di correre troppo come il digitale ci consentirebbe. L’educazione ha bisogno tempi lunghi, gli apprendimenti devono sedimentare, maturare, essere rielaborati con tempi personali.”
L'Artom cerca, con i suoi convegni di andare oltre la proposta dei contenuti, "anche attraverso una precisa rivisitazionedella didattica.”