Mettere mano, sostituendolo, al Piano Regolatore cittadino. E’ la proposta avanzata, per tramite di un articolo pubblicato sul portale Altriasti.it, da Alessandro Mortarino, responsabile del Forum Salviamo il Paesaggio.
A monte del ragionamento vi è il fatto che, dati alla mano, negli ultimi 40 anni la popolazione residente in città è calata di circa 2.776 unità a fronte di un Piano Regolatore – approvato nel 2000, dopo essere stato messo da parte a causa dell’alluvione del novembre 1994 – che ipotizzava una popolazione cittadina di circa 127.000 persone. Previsione nettamente sbagliata, considerando che, scrive Mortarino: “Tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2020 la popolazione residente ad Asti è passata da 75.051 a 74.905 abitanti”.
Che cita poi un dato, elaborato dagli Uffici Tecnici nel 2013, su sollecitazioni della Società Civile, secondo cui vi erano in città oltre 1.400 edifici non residenziali vuoti (li possiamo catalogare prevalentemente come produttivi/commerciali/uffici), 3.208 unità immobiliari residenziali vuote/non utilizzate e oltre 6 mila "seconde case".
“Da allora ad oggi i residenti sono diminuiti – scrive Mortarino –, le crisi economiche hanno ampliato l'abbandono di negozi e stabilimenti e quel dato sull'edilizia presente ma inutilizzata non può che essere cresciuto. Non sarebbe l'ora di immaginare un nuovo Piano Regolatore? Almeno facendo un primo passo propedeutico: un Piano Strategico?”