Per sopperire all’assenza di personale in quarantena e garantire sia lo svolgimento dell’attività didattica che delle sanificazioni richieste ai collaboratori scolastici, il Ministero dell’Istruzione ha previsto, in particolare per le scuole dell’infanzia e primaria, l’assunzione di personale precario.
Nell’Astigiano, attingendo dalle graduatorie delle supplenze, sono stati sottoscritti contratti temporanei per 53 docenti nella scuola dell’infanzia, 34 per la primaria, 42 nelle medie e ben 108 collaboratori scolastici che hanno preso servizio nelle scuole di Asti e provincia sin da metà settembre. A questi si sono aggiunti, solo in questo ultimo mese, le assunzioni di personale docente e ata per le scuole superiori, soprattutto insegnanti tecnico pratici e assistenti di laboratorio.
“Ci sarebbe da essere molto soddisfatti – sostengono Barone (Snals Confsal), Boero (Flc Cgil), Cerrato (Cisl Scuola) e Meli (Uil Scuola) – sono posti di lavoro in più e una opportunità per i nostri alunni e studenti di essere seguiti nonostante le difficoltà dovute alla situazione emergenziale. Il problema è che queste persone non hanno ricevuto lo stipendio dovuto. Già in altre occasioni avevamo fatto presente i ritardi con cui spesso i supplenti percepiscono la loro retribuzione, ma in questo caso le persone non si sono viste accreditare nulla per ben quattro mesi”.
Una problematica che le organizzazioni sindacali hanno voluto portare all’attenzione del Prefetto, massima istituzione territoriale del Governo. Ricevuti dal vice prefetto vicario, dottor Danielli, hanno esposto la problematica e inviato un documento che sintetizza le criticità emerse in questi mesi e la richiesta della certezza del diritto alla retribuzione ricevendo assicurazione che la questione sarà rappresentata ai vertici competenti.
“Ora si tratta di seguire i singoli casi per avere la certezza che l’emissione stipendiale corrisponda anche, in tempi brevi, all’accredito sui conti correnti dei lavoratori”, hanno commentato all’uscita. Concludendo che “Queste segnalazioni, a cui sono seguiti interventi a livello regionale e nazionale ed altri sono previsti, sono state fatte in tutte le province. La questione dovrebbe risolversi in questi giorni”.