Il Consiglio di Amministrazione di BPER Banca ha esaminato e approvato i risultati individuali della Banca e consolidati di Gruppo al 31 dicembre 2020.
Alessandro Vandelli, Amministratore delegato di BPER Banca, commenta: “Si è chiuso un anno molto difficile in cui siamo stati impegnati nel fronteggiare al meglio gli effetti dell’emergenza sanitaria. In una situazione di grande complessità ed incertezza, abbiamo attuato numerose iniziative, volte a tutelare la salute dei dipendenti e dei clienti, a promuovere misure di sostegno per famiglie e imprese e a garantire la continuità operativa dei processi aziendali. In questo contesto non posso nascondere la grande soddisfazione per i risultati raggiunti, grazie alla professionalità e allo straordinario impegno di tutto il personale del Gruppo. L’utile netto dell’esercizio supera i € 245 milioni, favorito dalla resilienza dei ricavi e nonostante la contabilizzazione di rilevanti rettifiche su crediti legate al peggioramento delle previsioni macroeconomiche. La posizione patrimoniale si conferma estremamente solida con un CET1 ratio Fully Loaded pro-forma pari al 15,90%; scorporando l’impatto dell’aumento di capitale, il CET1 ratio Fully Loaded pro-forma si attesta al 13,52%, in significativo progresso dal dato al 31 dicembre 2019 (12,01%). Il buffer di liquidità cresce in modo rilevante arrivando a sfiorare € 20,0 miliardi. Mi preme inoltre sottolineare un ulteriore importante passo in avanti nel miglioramento della qualità del credito, con una decisa contrazione dello stock dei crediti deteriorati lordi e netti rispettivamente del 29,1% e del 29,0% da fine 2019 che ha determinato, al contempo, la significativa diminuzione dell’NPE ratio lordo e netto rispettivamente al 7,8% e al 4,0%, i livelli più bassi degli ultimi 12 anni. Alla luce di questi elementi, esprimo grande fiducia nelle prospettive di crescita del Gruppo ed evidenzio, con sempre maggior convinzione, l’importante valenza strategica, sia in termini di quote di mercato e di nuova clientela, che di contributo alla redditività del Gruppo, dell’acquisto del ramo d’azienda da Intesa Sanpaolo, oramai nella fase di completamento. Abbiamo proposto la distribuzione di un dividendo di 4 centesimi nel pieno rispetto delle prudenziali linee guida BCE e siamo convinti di aver posto le basi per un significativo incremento della remunerazione per i nostri azionisti negli anni futuri. Voglio infine sottolineare alcuni importanti risultati raggiunti nell’ambito ESG motivati da una sempre maggiore attenzione alle tematiche ambientali. Nel mese di dicembre BPER Banca è entrata nella prestigiosa “A List” di CDP per il contrasto al cambiamento climatico. Un ulteriore riconoscimento per l’impegno a favore della sostenibilità è l’upgrade dato dall'Agenzia Standard Ethics che ha alzato, nel mese di gennaio, il rating di BPER Banca a EE dal precedente EE-. Recentemente, inoltre, abbiamo inaugurato un Parco Fotovoltaico presso il nostro Centro Servizi, tra i più grandi realizzati in Emilia-Romagna. Siamo fermamente convinti che l’attenzione ai temi di sostenibilità, oltre che un valore primario, sia oggi un fattore di competitività irrinunciabile”.
Conto economico consolidato: dati principali
(Si ricorda che i dati di Conto economico riferiti ai risultati preliminari consolidati di Gruppo del 2020 non sono confrontabili con quelli dello stesso periodo dell’anno precedente a causa della variazione di perimetro che dal 1° luglio 2019 include Unipol Banca e Arca Holding, la prima successivamente incorporata nella Capogruppo BPER Banca il giorno 25 novembre 2019, con decorrenza contabile 1 luglio 2019. I dati contabili del quarto trimestre 2020 sono, invece, comparabili a quelli riferibili al quarto trimestre del 2019 in quanto presentano il medesimo perimetro di consolidamento).
Il margine di interesse si attesta a € 1.238,9 milioni. Il dato del quarto trimestre risulta pari a € 295,1 milioni, in calo del 9,3% trim/trim rispetto a € 325,5 milioni del trimestre precedente, principalmente a seguito della riclassificazione contabile di proventi pari a € 23,1 milioni, aventi natura commissionale e precedentemente iscritti negli interessi attiviix. Il calo del margine, al netto di tali effetti contabili, è pari al 2,2% trim/trim.
Le commissioni nette risultano pari a € 1.072,5 milioni. Il dato del quarto trimestre risulta pari a € 297,7 milioni mostrando un deciso incremento del 13,6% trim/trim dovuto principalmente alla già evidenziata riclassificazione contabile. La crescita delle commissioni, al netto di tali effetti contabili, è pari al 4,8% trim/trim. Nel confronto con il terzo trimestre 2020, si registra una buona performance del comparto Bancassurance (+33,6% trim/trim), del comparto della raccolta indiretta amministrata (+14,2% trim/trim), della componente riferibile a finanziamenti e garanzie (+3,3% trim/trim al netto degli effetti contabili) e del comparto relativo a carte, incassi e pagamenti (+4,6% trim/trim).
La voce dividendi dell’esercizio 2020 risulta pari a € 18,5 milioni.
Il risultato netto della finanza si attesta a € 138,2 milioni; il dato relativo al quarto trimestre è pari a € 42,6 milioni. Esso include utili netti da cessione di attività finanziarie e crediti per € 101,6 milioni, plusvalenze nette su titoli e derivati per € 32,0 milioni e altri ricavi per € 4,6 milioni.
I proventi operativi netti risultano pari a € 2.509,0 milioni. Tale dato nel quarto trimestre risulta pari a € 645,5 milioni.
Gli oneri operativi dell’esercizio 2020 si quantificano pari a € 1.638,3 milioni, costituiti da spese per il personale pari a € 960,7 milioni, altre spese amministrative per € 499,0 milioni e rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali per € 178,5 milioni. Nel quarto trimestre dell’anno, gli oneri operativi risultano pari a € 437,4 milioni: 1) le spese per il personale sono pari a € 239,4 milioni, in crescita del 10,5% trim/trim, per effetto della consueta stagionalità del terzo trimestre, ma in calo rispetto ai primi due trimestri dell’anno, grazie anche agli effetti positivi della manovra sul personale; 2) le altre spese amministrative sono pari a € 147,4 milioni in aumento del 22,7% trim/trim prevalentemente per effetto delle spese relative al progetto di acquisizione del ramo d’azienda dal Gruppo Intesa Sanpaolo, pari a € 21,1 milioni nel trimestre; 3) le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali risultano pari a € 50,5 milioni in crescita del 17,5% trim/trim, principalmente per effetto dell’impairment su immobili.
Il risultato della gestione operativa è pari a € 870,7 milioni nell’esercizio. Il dato relativo al quarto trimestre è pari a € 208,1 milioni.
Le rettifiche di valore nette per rischio di credito si attestano a € 544,4 milioni, quasi interamente riferibili a rettifiche di valore nette su attività al costo ammortizzato (€ 541,9 milioni). Le rettifiche di valore nette su attività al costo ammortizzato per il rischio di credito nel quarto trimestre sono pari a € 136,7 milioni in aumento rispetto a € 107,9 milioni del terzo trimestre (+26,7%). Il costo del credito per l’esercizio risulta quindi pari a 101 bps (86 bps nel 2019), includendo altresì l’impatto delle componenti relative alla stima di peggioramento dello scenario congiunturale per l’emergenza sanitaria e della cessione delle tranches mezzanine e junior delle cartolarizzazioni di sofferenze.
Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri ammontano a € 32,5 milioni nell’esercizio.
I contributi ai fondi sistemici di competenza dell’anno risultano complessivamente pari a € 77,3x milioni (€ 60,7 milioni nel 2019). Nel dettaglio: nel primo semestre sono stati contabilizzati il contributo ordinario per l’anno 2020 del Gruppo BPER al Fondo di Risoluzione Unico (“SRF”) di € 26,0 milioni e il contributo addizionale per l’anno 2018 di € 8,1 milioni; inoltre nel secondo semestre è stato versato il contributo ordinario al Fondo di Garanzia dei Depositi (“DGS”) pari a € 43,2 milioni. Si evidenzia che nello schema di Conto economico riclassificato, per chiarezza espositiva, tali contributi sono esposti in una riga separata, mentre nello schema di Banca d’Italia essi sono ricompresi all’interno della voce 190 b) “Altre spese amministrative”.
L’utile delle partecipazioni e da cessione di investimenti risulta negativo per € 2,1 milioni nell’esercizio e include un impairment su partecipazioni per un ammontare totale pari a € 8,2 milioni contabilizzato nel secondo trimestre.
L’utile della gestione corrente al lordo delle imposte risulta pari a € 203,6 milioni.
Le imposte sul reddito dell’esercizio risultano positive per € 67,0 milioni, principalmente riferibili ai benefici previsti dall’art. 55 del D.L. 18/2020 “Cura Italia” e all’effetto netto derivante dall’affrancamento di attività immateriali (complessivamente positivi pari a circa € 86,9 milioni).
L’utile dell’esercizio si attesta a € 270,7 milioni e comprende un utile netto di pertinenza di terzi pari a € 25,0 milioni.
L’utile dell’esercizio di pertinenza della Capogruppo è pertanto pari a € 245,7 milioni.
Stato patrimoniale consolidato: dati principali
La raccolta diretta da clientela (debiti verso clientela, titoli in circolazione e passività finanziarie designate al fair value) si attesta a € 63,1 miliardi, in aumento dell’8,8% rispetto a fine 2019. La raccolta da clientela ordinaria risulta pari a € 59,5 miliardi in significativa crescita su dicembre 2019 (+8,9%), costituita principalmente da conti correnti e depositi liberi per € 55,1 miliardi (+15,5% da fine 2019), da depositi vincolati e certificati di deposito per € 0,4 miliardi (-73,5% da fine 2019) e da obbligazioni per € 0,8 miliardi (-54,7% da fine anno). La raccolta istituzionale è pari a € 3,6 miliardi, in crescita del 6,0% da fine 2019 e costituita prevalentemente da obbligazioni.
La raccolta indiretta da clientela, valorizzata ai prezzi di mercato, è pari a € 114,8 miliardi in crescita del 3,8% da fine 2019. In particolare, la raccolta gestita è pari a € 42,7 miliardi in crescita del 2,4% da fine anno, di cui € 17,4 miliardi riferibili a Arca Holding al netto della quota di fondi collocata dalla rete del Gruppo BPER. La raccolta amministrata risulta pari a € 72,1 miliardi (+4,6% da fine 2019, +4,2% da settembre 2020). Il portafoglio premi assicurativi riferibile al ramo vita, non compreso nella raccolta indiretta, ammonta a € 7,3 miliardi in aumento del 7,0% da fine 2019 e dello 0,8% da settembre 2020.
I crediti lordi verso la clientela sono pari a € 55,4 miliardi in incremento dello 0,2% rispetto a fine 2019. I crediti “in bonis” lordi sono pari a € 51,1 miliardi, mentre quelli deteriorati lordi (sofferenze, inadempienze probabili e scaduti) ammontano a € 4,3 miliardi in forte calo del 29,1% da fine 2019 anche per effetto delle cartolarizzazioni di due portafogli di sofferenze per un valore lordo contabile complessivo alla data di cessione pari a € 1,3 miliardi (operazioni “Spring” e “Summer”), con un’incidenza del 7,8% sui crediti lordi complessivi (8,8% a settembre e 11,1% a fine 2019). Nel dettaglio, la componente di sofferenze lorde è pari a € 2,1 miliardi (in calo del 39,8% da fine 2019); le inadempienze probabili lorde sono pari a € 2,1 miliardi (in calo del 14,3% da fine 2019); i crediti scaduti lordi sono pari a € 141,3 milioni (in diminuzione del 27,5% da fine 2019). La qualità dei crediti “in bonis” si mantiene elevata, con una percentuale dei rating a basso rischio pari al 64,4%.
I crediti netti verso la clientela sono pari a € 53,0 miliardi e risultano in aumento rispettivamente dello 0,2% e dell’1,9% da settembre scorso e da fine 2019. I crediti “in bonis” netti sono pari a € 50,9 miliardi, mentre quelli deteriorati netti (sofferenze, inadempienze probabili e scaduti) ammontano a € 2,1 miliardi in calo del 29,0% da fine 2019 anche per effetto delle cartolarizzazioni sopra menzionate, con un’incidenza pari al 4,0% sui crediti netti complessivi (4,7% a settembre e 5,8% a fine 2019) e un coverage ratio in aumento al 51,0% dal 49,3% di settembre. Nel dettaglio, la componente di sofferenze nette è pari a € 0,7 miliardi con un livello di copertura del 65,0%; le inadempienze probabili nette sono pari a € 1,3 miliardi con un livello di copertura del 39,1%; i crediti scaduti netti sono pari a € 109,6 milioni con una copertura pari al 22,4%.
Nel corso dell’anno sono state concesse oltre 100.000 moratorie su finanziamenti a clientela per un ammontare di € 11 miliardi, pari a circa il 20% del totale finanziamenti lordi. A fine 2020 l’ammontare delle moratorie attive è pari a € 7,2 miliardi. Sui prestiti sui quali la moratoria non è stata rinnovata i mancati pagamenti sono alla data odierna di entità marginale.
La posizione interbancaria netta risulta negativa per € 10,3 miliardi determinata dallo sbilancio tra i crediti verso banche di € 9,9 miliardi e i debiti della stessa natura pari a € 20,2 miliardi. L’ammontare complessivo del rifinanziamento con la Banca Centrale Europea (“BCE”) del Gruppo BPER risulta pari a € 16,7 miliardi costituito interamente da operazioni di rifinanziamento a più lungo termine denominate “TLTRO 3” con scadenza triennale. Gli strumenti finanziari utilizzabili come collaterale per operazioni di rifinanziamento sul mercato ammontano a € 28,1 miliardi al netto dell’haircut, di cui € 10,0 miliardi disponibili ai quali si aggiungono € 9,9 miliardi di depositi presso la BCE.
Le attività finanziarie ammontano complessivamente a € 24,7 miliardi (+6,2% da settembre e +30,1% da fine 2019) e risultano pari al 26,5% del totale attivo. I titoli di debito ammontano a € 23,6 miliardi e rappresentano il 95,8% del portafoglio complessivo: di essi, € 11,7 miliardi sono riferiti a titoli governativi e di altri enti pubblici, di cui € 7,8 miliardi di titoli di Stato italiani.
I mezzi patrimoniali complessivi ammontano a € 6,3 miliardi, con una quota di patrimonio di pertinenza di terzi pari a € 0,1 miliardi. Il patrimonio netto consolidato del Gruppo, che include il risultato dell’esercizio, si attesta pertanto a € 6,2 miliardi. Nel mese di ottobre 2020 è stato completato con successo l’aumento di capitale a pagamento per € 802 milioni a supporto dell’acquisizione di un ramo d’azienda dal Gruppo Intesa Sanpaolo.
Per quanto riguarda gli indici di liquidità LCR (“Liquidity Coverage Ratio”) e NSFR (“Net Stable Funding Ratio”), al 31 dicembre 2020 l’indice LCR è pari al 200,1%, mentre l’indice NSFR è stimato al di sopra del 100%.
Capital ratios
I ratios patrimoniali al 31 dicembre 2020, calcolati tenendo conto della metodologia AIRB per i requisiti sul rischio di credito, risultano pari a:
Common Equity Tier 1 (CET1) ratio Phased In pro-formaxi pari 17,70% (14,61% al 30 settembre 2020 e 13,91% al 31 dicembre 2019). L’indice calcolato in regime di piena applicazione (“Fully Loaded” pro-formaxii) è pari al 15,90% (13,03% al 30 settembre 2020 e 12,01% al 31 dicembre 2019). Al netto dell’impatto dell’aumento di capitale il CET1 ratio Fully Loaded pro-formaxiii è pari al 13,52%;
Tier 1 ratio Phased In pro-formaxiv pari a 18,15% (15,05% al 30 settembre 2020 e 14,35% al 31 dicembre 2019);
Total Capital ratio Phased In pro-formaxv pari a 21,18% (17,53% al 30 settembre 2020 e 16,82% al 31 dicembre 2019).
Principali dati di struttura al 31 dicembre 2020
Il Gruppo è presente in diciannove Regioni italiane con 1.237 sportelli bancari, oltre alla Sede in Lussemburgo di BPER Bank Luxembourg S.A., in calo di 112 unità rispetto a fine 2019.
I dipendenti del Gruppo sono pari a 13.177 (erano 13.805 i dipendenti del Gruppo in servizio alla fine del 2019).
La Capogruppo BPER Banca
(Si ricorda che i dati di Conto economico riferiti ai risultati preliminari individuali di BPER Banca relativi all’esercizio 2020 non sono confrontabili con quelli dell’anno precedente a causa delle fusioni di Unipol Banca, incorporata nella Capogruppo BPER Banca il giorno 25 novembre 2019 con decorrenza contabile 1 luglio 2019, di Cassa di Risparmio di Bra e di Cassa di Risparmio di Saluzzo, incorporate in BPER Banca il giorno 27 luglio 2020 con decorrenza contabile 1 gennaio 2020. I dati di Stato Patrimoniale riferiti ai risultati i preliminari individuali di BPER Banca relativi all’esercizio 2020 non sono pienamente confrontabili con quelli dell’anno precedente a seguito delle fusioni di Cassa di Risparmio di Bra e di Cassa di Risparmio di Saluzzo, incorporate in BPER Banca il giorno 27 luglio 2020).
Il bilancio d’esercizio della Capogruppo al 31 dicembre 2020, contestualmente approvato in via preliminare dal Consiglio di Amministrazione, evidenzia i valori patrimoniali ed economici di seguito riportati.
Stato patrimoniale:
la raccolta diretta è di € 51,5 miliardi (€ 45,9 miliardi al 31 dicembre 2019);
la raccolta indiretta è pari a € 92,4 miliardi (€ 88,4 miliardi al 31 dicembre 2019);
i crediti netti verso clientela sono pari ad € 43,6 miliardi (€ 40,8 miliardi al 31 dicembre 2019), con una componente di crediti deteriorati pari a € 1,4 miliardi (€ 2,0 miliardi al 31 dicembre 2019), che rappresentano il 3,3% del totale dei crediti netti e il cui livello di copertura è pari al 52,5%; la quota rappresentata dalle sofferenze è pari a € 0,4 miliardi che rappresenta l’1,0% del totale dei crediti netti, con un livello di copertura pari al 68,0%;
il patrimonio netto, comprensivo del risultato d’esercizio, è pari € 5,9 miliardi (€ 5,0 miliardi al 31 dicembre 2019). Nel mese di ottobre 2020 è stato completato con successo l’aumento di capitale a pagamento per € 802 milioni a supporto dell’acquisizione di un ramo d’azienda dal Gruppo Intesa Sanpaolo.
Conto economico:
il margine di interesse si attesta a € 901,5 milioni (€ 786,7 milioni nel 2019);
le commissioni nette risultano pari a € 754,3 milioni (€ 689,6 milioni nel 2019);
il margine d’intermediazione è di € 1.793,7 milioni (€ 1.593,2 milioni nel 2019);
il risultato netto della gestione finanziaria si attesta a € 1.347,9 milioni (€ 1.303,3 milioni nel 2019);
i costi operativi, che comprendono in positivo i proventi di gestione, sono pari a € 1.316,9 milioni (€ 1.217,5 milioni nel 2019);
Il risultato dell’esercizio, al lordo delle imposte, è positivo per € 28,5 milioni (€ 390,2 milioni nel 2019);
Il risultato netto di esercizio, che include imposte positive per € 115,3 milioni, risulta pari a € 143,9 milioni (€ 385,4 milioni nel 2019).
Proposta di destinazione dell’utile d’esercizio di BPER Banca
Il Consiglio ha approvato la proposta per la distribuzione di un dividendo unitario in contanti pari a 4 centesimi di Euro per ciascuna delle 1.413.263.512 azioni rappresentative del Capitale sociale (al netto di quelle che saranno detenute in portafoglio alla data di stacco cedola: n. 455.458 al 31 dicembre 2020 così come ad oggi), per un ammontare massimo complessivo pari a € 56.530.540,48.
Prevedibile evoluzione della gestione
Le prospettive economiche restano condizionate dall’evoluzione della pandemia e dalle possibili ripercussioni sui comportamenti delle famiglie e delle imprese. Nel quarto trimestre, la seconda ondata di contagi ha determinato una nuova contrazione dell’attività economica, dopo la forte ripresa registrata nei mesi estivi. L'avvio delle campagne di vaccinazione, tuttavia, pone le condizioni per un graduale superamento della fase di emergenza e, anche grazie alle imponenti misure a supporto della liquidità e dei redditi di famiglie ed imprese predisposte dai Governi e dalle Banche Centrali, potrebbe favorire una buona ripresa dell’economia del nostro Paese, soprattutto dalla seconda metà del 2021.
Il Gruppo BPER nei prossimi mesi completerà l’acquisto del ramo d’azienda da Intesa Sanpaolo, che porterà una importante crescita dimensionale, un miglioramento della posizione competitiva in Italia e un deciso aumento della base di clientela. Questa acquisizione darà un importante supporto ai ricavi sia nella componente commissionale, in particolare nel comparto dell’Asset-Management e Bancassurance, sia nella componente di margine di interesse; inoltre permetterà di accelerare il trend di miglioramento dell’asset quality, nonostante il contesto di elevata incertezza, e al contempo di ridurre il cost-income ratio del Gruppo. L’insieme di questi fattori dovrebbe sostenere le prospettive di redditività del Gruppo per l’anno in corso, consentire di mantenere solidi coefficienti patrimoniali e permettere di incrementare in modo apprezzabile, in futuro, la remunerazione per gli azionisti.
L’approvazione del progetto di bilancio della Banca e del bilancio consolidato relativi all’esercizio 2020, da parte del Consiglio di Amministrazione di BPER, è prevista per il prossimo 16 marzo 2021.





