Scuola - 09 febbraio 2021, 08:19

Quando la cura diventa opportunità di lavoro. Per gli incontri dell'Artom, ”Educare alla cura, coltivare l’empatia"

Se ne parlerà venerdì 12 febbraio con Mauro Villa, coordinatore e docente corso di Laurea in Infermieristica

Quando la cura diventa opportunità di lavoro. Per gli incontri dell'Artom, ”Educare alla cura, coltivare l’empatia"

Per gli incontri organizzati dall'Istituto Artom, venerdì 12 febbraio, si parlerà di cura, empatia e lavoro con: ”Educare alla cura, coltivare l’empatia. Orientarsi nel campo delle professioni volte al servizio alla persona e nell’ambito della sanità”

Quando” la cura” diventa opportunità di lavoro? Il relatore sarà Mauro Villa, coordinatore e docente corso di Laurea in Infermieristica, docente corso Oss, Polo Universitario Uni – Astiss Rita Levi Montalcin

Si va avanti solo se si è i più forti e se si superano gli altri. Purtroppo questo individualismo e l’eccessiva competitività si fanno sempre più strada nella nostra società: dall’ambiente di lavoro al mondo delle relazioni interpersonali” sottolinea il dirigente Franco Calcagno.

"Questo - continua - ha tolto spazio alla nostra empatia, al tentativo di comprendere la prospettiva dell’altro dimenticando i benefici della collaborazione".

Il contrario di cura è l’indifferenza, un modo per rendere drammatica la distanza crescente fra individui, fra generazioni. Il compito della scuola è creare momenti di relazione, offrire occasioni di crescita, liberare spazi al pensiero.

La cura alla e della persona richiede attenzione e dedizione, nulla è più complicato e a volte difficile. L’empatia e la cura richiedono risorse psicofisiche notevoli e la preparazione importante.

Ogni professione che sia relativa alla cura (insegnante, infermiere, medico, ecc…) richiede dedizione, ovvero fatica superando barriere culturali e organizzative.

"Vogliamo offrire ai nostri studenti una gamma di scelta ampia con precise indicazioni di quali siano i contenuti di studio, certamente, sapendo che in futuro il lavoro che potrebbero essere chiamati a fare comporta il possesso di soft skill particolari che devono possedere.”

I diplomati periti possono avere anche sbocchi lavorativi nel settore sanitario quali tecnici. Uno sguardo a 360 gradi sull’orientamento deve portare i nostri ragazzi a riflettere anche sulle abilità sociali, soprattutto in questo momento.

"Abbiamo imparato che aiutare gli altri è fondamentale per aiutare anche se stessi, il supporto sociale ci permette di raggiungere risultati che da soli non avremmo mai potuto conseguire” spiegano i docenti dello staff che segue il progetto.

Redazione

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