Attualità - 17 marzo 2021, 14:01

Le restrizioni anti covid ‘fanno litigare’ i titolari di un bar astigiano e alcuni residenti

I gestori del locale si sono scagliati contro i ‘parenti stretti di Giuda Iscariota’ che hanno segnalato ipotetici assembramenti nell’esercizio commerciale

Cartello affisso in un bar di Asti

Il cartello al centro della polemica

Così come già avvenuto durante il lockdown, quando si era scatenata in tutta Italia la ‘caccia al runner’ – con conseguenze anche pesanti, ovvero vere e proprie liti tra chi voleva svolgere attività fisica in beata solitudine e chi invece riteneva che questo comportamento violasse le norme anti contagio –, anche questa seconda fase della pandemia da Covid 19 sta causando tensioni tra privati cittadini.

Un ennesimo scontro ‘tra guelfi e ghibellini’ che non risparmia neppure Asti. Nello specifico ci riferiamo alla tensione venuta a crearsi tra i titolari di un bar sito appena al di fuori del centro cittadino e alcuni residenti della zona.

Il ‘fuoco alle polveri’ è stato dato dai titolari del locale che – già nelle scorse settimane, quando la regione si trovava in zona arancione – accanto al cartello con indicate le norme di comportamento da tenere in ottica di contenimento della pandemia, ne hanno affisso un secondo. Rivolto, citiamo testualmente, ai “falsi perbuonisti (che si sentono eroi in un vero momento di difficoltà per tutte le partite Iva, ma sicuramente non per loro) e a tutti i parenti stretti di Iscariota”.

I quali, in conseguenza dell’impedimento ad accedere fisicamente al locale, “Per due settimane dovranno trovarsi altro da fare; Dopodiché potranno tornare a fare filmati, fotografie e telefonate alle Forze dell’Ordine (che peraltro operano nel massimo rispetto delle norme vigenti)”

Una netta presa di posizione contro chi, evidentemente, ha segnalato possibili assembramenti, che non è affatto piaciuta ad alcuni residenti della zona. I quali ci hanno inviato una replica che pubblichiamo integralmente: “Come cittadini e imprenditori, ci sentiamo offesi da queste frasi. Da un anno cerchiamo di ‘convivere’ con questo virus, con mascherine, dispositivi, e talvolta non facendo entrare persone nelle nostre abitazioni, uffici o esercizi commerciali. Se uno invece fa quello che vuole, riempiendo un locale di gente senza mascherine, ammassati gli uni addosso agli altri, dando quindi dello stupido a chi le regole le osserva. Se poi qualcuno fa notare la mancanza di osservanza, lo apostrofano con questi epiteti ‘falsi perbuonisti’ e ‘figli di iscariota’…”

Presumibile, a stretto giro, una ulteriore controreplica dei proprietari del bar.

Gabriele Massaro

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU