Se è vero che durante i momenti di difficoltà vengono fuori i pregi ed i difetti delle persone, lo stesso si potrebbe dire anche dei sistemi e delle Istituzioni che, nel caso della pandemia, non stanno dialogando e non stanno applicando le norme come dovrebbero.
Il piano strategico dell’Italia per le vaccinazioni anti SARS-CoV-2/COVID-19 ha indicato le priorità per la vaccinazione delle categorie di cittadini, indicando espressamente nella categoria 6 (soggetti di età inferiore ai 55 anni senza condizioni che aumentino il rischio clinico) dopo le forze dell’ordine ed il personale educativo anche gli appartenenti ad altri servizi essenziali. I servizi essenziali pubblici sono individuati dalla legge 146/90 che ne fa un elenco dettagliato.
La CISL FP con nota del 15 marzo ’21 ha scritto all’assessore regionale alla Sanità e all’ANCI chiedendo di provvedere ad inserire nel piano di vaccinazione il personale delle autonomie locali appartenente a tali servizi. Ci risulta infatti che, inspiegabilmente, al piano di vaccinazione finora sia stato dato seguito solo per il personale educativo e delle forze di polizia, e non si sia ancora nemmeno pianificata la vaccinazione del personale addetto agli altri servizi essenziali.
In data odierna la CISL FP ha richiesto a tutte le amministrazioni locali di conoscere le iniziative adottate in tal senso, invitando le Amministrazioni a portarsi avanti e ad iniziare immediatamente il monitoraggio della disponibilità del personale alla vaccinazione in maniera di poter partire speditamente non appena la Regione Piemonte abbia adempiuto a quanto previsto dal piano di vaccinazione.
Salvatore Bullara - Cisl FP