Tra le categorie professionali più duramente colpite dalla crisi economica conseguente le norme di contenimento anti Covid, figura anche quella degli operatori del settore ‘matrimoni’ che spazia da chi materialmente cura tutta l’organizzazione dell’evento ai fotografi, dai ristoratori che devono venir meno importanti introiti ai parrucchieri e addetti al make-up.
Un comparto che importante – che dà lavoro a circa un milione di lavoratori regolarmente assunti e a 150.000 stagionali, generando un giro d’affari di circa 67 miliardi complessivi – che dall’inizio della pandemia ha visto un calo medio del fatturato di circa l’85%
Pertanto, venerdì mattina, rappresentanti di tutti i comparti interessati manifesteranno in 31 piazze italiane portando con sé un fazzoletto bianco a conferma di una protesta pacifica e di un simbolo del wedding e delle sue indimenticabili emozioni. Ad Asti, la manifestazione è in programma, dalle 10 alle 13, nella centralissima piazza San Secondo, ‘salotto buono’ della città che vedrà l’allestimento di numerosi banchetti e spazi informativi.
Con l’obiettivo di chiedere risposte concrete e immediate al Governo, in particolare riguardo i tempi tecnici entro cui detti settori, composti da aziende ‘sane’ e rispettose delle norme, potranno riprendere le proprie attività. "Il comparto non accetta più di restare in silenzio. Perché è possibile andare in crociera (il ‘via libera’ risale al 21 gennaio scorso, ndr.) e non ai matrimoni?", chiedono gli organizzatori.
LE TESTIMONIANZE
Irene Bortolotti (referente astigiana della manifestazione) – Wedding Planner & Special Events
Il settore degli eventi, sia pubblici che privati è sicuramente tra i settori più colpiti dalla Pandemia. Uno tra le prime realtà a dover chiudere le proprie attività, perché ritenute "non indispensabili" fin dai primi giorni di lockdown 2020.
Cancellati matrimoni, battesimi, cresime, comunioni, feste di compleanno, anniversari. Ogni momento gioioso della vita, che meritasse di essere celebrato è stato annullato, qualcuno all'anno successivo molti a data da destinarsi.
Quasi il 90% i matrimoni sono saltati. Un danno profondo in termini di fatturato, ma incalcolabile in termini psicologici, per le coppie di sposi e per tutti gli operatori del settore/comparto Wedding ed eventi. Il tutto nell'incertezza più assoluta, spostamenti di date, linee guida e protocolli, ristori ed aiuti.
Per questo motivo gli eventi sopravvissuti sono stati affrontati con grande difficoltà, dalla progettazione sino al loro stesso svolgimento.
La prospettiva, per non rinunciare ai propri sogni, per vivere il proprio evento senza restrizioni e paura pareva essere posticipare al 2021, ma come sappiamo purtroppo ad oggi ci troviamo nella stessa situazione, senza un piano organizzativo, date certe, ristori adeguati.
Molte bellissime professioni come la mia... "SOGNI DI UNA VITA" stanno chiudendo, dall'artigianato come bomboniere, liste nozze, agli ateliers di abiti sposa/sposo cerimonia.
Molte di queste situazioni non sono tutelate da albi, o associazioni di categoria e per questo motivo non hanno avuto voce e sembrano essere state dimenticate dal governo. È ora di unire le forze, di collaborare per ottenere una ripartenza in sicurezza entro fine primavera.
Patrizia Dal Cason - Titolare della Tenuta’La Violina’ di Asti
Dopo un anno estremamente difficile ed incerto, trascorso tra limitazioni, chiusure, protocolli da creare, spese ed investimenti per supporti e apparecchiature anti covid, prenotazioni saltate, annullamenti di matrimoni ed eventi… ci ritroviamo nuovamente di fronte alle stesse problematiche ma con difficoltà economiche enormi, assenza totale di prospettive certe, mancanza di protocolli aggiornati.
Tutto questo in un settore che lavora necessariamente su programmazione degli eventi con mesi di anticipo e non alla giornata...Tutto questo è inaccettabile e deve finire o migliaia di aziende chiuderanno i battenti oltre a quelle che lo hanno già fatto lo scorso anno.
Ad aprile devono arrivare aiuti concreti e il via alla ripartenza in sicurezza… non ci possono essere altre fermate… per nessuno.
Francesco Matturro - Fotografo
Nel 2020, come tutti ben sanno, i matrimoni hanno subito una battuta di arresto. Con le regole in continua mutazione, purtroppo si è riuscito a far ben poco. Quest’anno invece la situazione è più drammatica. I matrimoni del 2020 rimandati a quest’anno, per quel che mi riguarda, sono tutti stati cancellati.
Su decine di preventivi fatti tra dicembre e febbraio, attualmente non ho nessuna conferma scritta. Senza un contratto firmato, purtroppo, questa parte del mio business è completamente azzerata. Le coppie vogliono regole chiare, altrimenti non confermeranno mai i contratti con i fornitori. Il matrimonio è una festa, non un percorso ad ostacoli.