Inun momento tanto difficile per il mondo del lavoro e di conseguenza per l'occupazione, complice la perdurante emergenza sanitaria che si traduce da un anno in emergenza economica, arriva una buona notizia. A seguito dell'incontro tenutosi nei scorsi giorni, l’ASP di Asti ha comunicato l’assunzione di sei persone per il settore dell’igiene urbana e la metà di loro sono donne, la categoria più penalizzata da quando è iniziata la pandemia.
"Un altro aspetto significativo è il ritorno alle assunzioni ad evidenza pubblica presso l’Agenzia per il Lavoro (ex collocamento) anziché attraverso selezioni gestite direttamente dall’ASP", hanno sottolineato Luca Quagliotti (segretario generale della Cgil di Asti) e Roberto Gabriele (segretario FP Cgil di Asti). "Un cambio di strategia culturale da parte di ASP che, come CGIL e Funzione Pubblica CGIL, abbiamo sostenuto e sollecitato negli ultimi anni e che, finalmente, si è concretizzato in uno dei settori strategici della mission di ASP Spa".
"In un Paese fortemente in ritardo rispetto all’Europa per quanto riguarda il tasso di occupazione femminile, e in cui la nostra Provincia si colloca, anche in questa speciale classifica, agli ultimi posti, la scelta di ASP di assumere donne anche per lavori storicamente svolti da uomini è un segnale che ci fa ben sperare per il futuro", concludono i due sindacalisti.
"Il prossimo passo deve essere quello di assumere donne anche per il trasporto pubblico", è l'auspicio di Quagliotti e Gabriele. "La nostra speranza è che nella nostra Provincia l’occupazione femminile arrivi presto ai valori europei, sarebbe una grande svolta economica e sociale per tutti".