Politica - 14 aprile 2021, 19:05

Legge sul gioco d'azzardo, l'opposizione fa ostruzionismo: gli emendamenti in aula sono diventati più di 50mila

I partiti del centrosinistra, M4O e il Movimento 5 Stelle chiedono diverse sospensive, la Lega è contraria. Tutti questi emendamenti richiederebbero almeno 130-150 sedute d'Aula, ossia almeno 6 mesi di lavoro

Legge sul gioco d'azzardo, l'opposizione fa ostruzionismo: gli emendamenti in aula sono diventati più di 50mila

Prosegue in Consiglio regionale il dibattito sulla proposta di legge 99 "Contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico". La discussione al momento è ferma alle richieste di sospensiva, mentre gli emendamenti, presentati soprattutto dalle opposizioni, hanno superato quota cinquantamila. Anche contingentando i tempi e qualora fossero in buona parte ammessi, si tratta di una cifra che comporterebbe circa 130-150 sedute d’Aula per essere votata. Quindi i lavori dell’Assemblea rimarrebbero bloccati per oltre 6 mesi, riunendosi tutti i giorni lavorativi.

Sono intervenuti i consiglieri di opposizione contestando la Proposta di legge e gli emendamenti presentati dalla Lega alla stessa, chiedendo poi sospensive e inversioni dell’ordine del giorno. Per la maggioranza è intervenuto Andrea Cane, difendendo il merito del provvedimento e negando qualsiasi intenzione da parte della Lega di concedere sospensive.

"Siamo assolutamente consapevoli - hanno spiegato Andrea Cerutti e Claudio Leone (Lega) - delle priorità che la nostra regione deve affrontare nella prova suprema della pandemia. Tra queste c’è indubbiamente il lavoro. Ed è di difesa dell’occupazione, oltre che di lotta alla ludopatia, che parla innanzitutto la nostra proposta di legge sul gioco legale. L’approvazione del testo che abbiamo portato in aula significa garantire la sopravvivenza economica di 5.200 addetti che operano in questo settore, oltre che sanare l’abominio giuridico di una retroattività che ha colpito migliaia di piccole e piccolissime aziende gettando sul lastrico già non meno di 1.700 famiglie".

"In questo difficile momento per la nostra regione le priorità di Forza Italia sono i vaccini, il lavoro e le riaperture, non sicuramente il gioco d’azzardo", hanno invece commentato il capogruppo degli azzurri Paolo Ruzzola, la vice capogruppo Alessandra Biletta, il vicepresidente del Consiglio regionale Franco Graglia e il consigliere Carlo Riva Vercellotti. "Siamo coscienti del fatto però che, anche nel comparto del gioco, potrebbero essere persi posti di lavoro il prossimo mese, a causa della scadenza della legge sulla ludopatia. Questi posti di lavoro per noi meritano di essere tutelati con eguale dignità rispetto agli altri. Proprio per questo motivo abbiamo presentato l’unica proposta che riteniamo di buon senso: ovvero la proroga di tale scadenza".

"Solo noi abbiamo presentato circa 36mila emendamenti - hanno spiegato i consiglieri del Movimento 5 Stelle - Un numero che rappresenta bene le nostre intenzioni. Non intendiamo infatti cedere un millimetro allo smantellamento di una legge che ha aiutato migliaia di famiglie ad uscire dal tunnel delle ludopatie. Studi alla mano questa norma ha portato solo benefici e, giova ricordarlo, è stata votata anche dal centrodestra appena 5 anni fa. Lo stesso centrodestra che, oggi, preferisce dare credito alle lobbies del gioco d'azzardo".

"Grazie al distanziometro in Piemonte ci sono meno macchinette per il gioco che in tutto il resto d’Italia. La nostra legge ha portato meno slot, meno povertà, meno ammalati, ma Lega e soci vogliono tornare al ‘Casinò Piemonte’ delle macchinette a ogni angolo della strada e stanno tentando una corsa contro il tempo per mantenere le cambiali elettorali e concedere una sanatoria indegna verso i grandi e medi centri del gioco d’azzardo, che tra qualche settimana saranno fuorilegge", ha dichiarato invece Marco Grimaldi, Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, a sua volta primo firmatario di 15mila emendamenti.

Intanto, gli operatori del gioco As.tro e Sapar hanno lanciato un appello: "Auspichiamo - hanno detto - che i partiti presenti in Consiglio Regionale abbandonino i rispettivi arroccamenti ideologici e che, facendo prevalere il buonsenso, si dimostrino capaci di trovare il giusto equilibrio tra tutela della salute e salvaguardia del lavoro".

Daniele Angi


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