Agricoltura - 21 aprile 2021, 12:59

La crescita del Nizza passa anche attraverso il Manifesto della DOCG

Il documento si inserisce nel percorso di promozione della sempre più apprezzata denominazione

Grappolo uva Nizza Monferrato

Un grappolo di uva da cui viene ricavato il Nizza

Con un Manifesto in sei punti – che spaziano dalla presa di coscienza del valore dei vigneti alla rilevanza dell’apporto fornito dalle persone che materialmente operano nelle varie fasi produttive – l’Associazione Produttori del Nizza, fondata nel novembre 2002, pone un nuovo e importante tassello nel percorso di promozione della denominazione.


LA TERRITORIALITA’ DELLA DENOMINAZIONE

Il primo punto del Manifesto dell’associazione guidata da Gianni Bertolino verte sulla territorialità della denominazione “la cui unicità si crea in vigna, prosegue in cantina e si completa nel tempo con un periodo di invecchiamento minimo di 18 mesi”, si legge. E ancora: “Il Nizza DOCG acquisisce forma, corpo e unicità grazie alle peculiari caratteristiche delle vigne situate nei cru all'interno dei 18 comuni: Agliano Terme, Belveglio, Bruno, Calamandrana, Castel Boglione, Castelnuovo Belbo, Castelnuovo Calcea, Castel Rocchero, Cortiglione, Incisa Scapaccino, Moasca, Mombaruzzo, Mombercelli, Nizza Monferrato, Rocchetta Palafea, San Marzano Oliveto, Vaglio Serra, Vinchio”.


OBIETTIVI DINAMICI

Si rimarca poi il modo “dinamico e proattivo” con cui l’Associazione opera per valorizzare la denominazione. A partire dal riconoscimento di origine specifica richiesto tra il 2012 e il 2013 e accolta con la vendemmia 2014. “Oggi come allora ci impegniamo affinché la denominazione diventi ambasciatrice di un territorio le cui colline e vigneti sono Patrimonio Mondiale Unesco dal 2014”.


LA MAPPA DEI CRU

L’affermazione del patrimonio vinicolo – scrivono i soci – deve essere supportata da strumenti concreti he ne esplichino i dettagli. Come nel caso dello sviluppo, in collaborazione con Enogea, della mappa del territorio del Nizza. Carta che segnala i vigneti esistenti nell’area della denominazione, delimitandone le zone di produzione. Presente anche la descrizione delle principali zone di produzione e dei relativi cru.


APERTURA AL DIALOGO COME STRUMENTO DI CONDIVISIONE

L’Associazione ritiene molto importante svolgere un ruolo attivo di ‘attore sociale’ atto a collaborare e dialogare “con i produttori, gli agricoltori, le istituzioni locali e regionali, il sistema ricettivo e con tutti gli interlocutori che operano sul territorio del Nizza”. Un’apertura di confronto esplicitata nel ‘Sistema Nizza’.


METTERSI IN GIOCO PER CRESCERE

La strada della crescita è percorribile solo mettendosi in discussione e analizzando i propri punti di forza e di debolezza. Viene pertanto adottato un metodo di verifica innovativo, con degustazioni periodiche ‘alla cieca’ dei fini prodotti per accertarne la qualità. Tutti i soci hanno l'obbligo di presentare i campioni e possono partecipare alla degustazione.


LE PERSONE, ESSENZA E ANIMA DEL NIZZA DOCG

“Il fascino e l'anima di una denominazione viene conferita dalle persone che lavorano all'unisono per creare il prodotto finale”, scrivono i responsabili dell’Associazione. Che pertanto promuovono, sia in occasione di eventi e manifestazioni che nella quotidianità, momenti di confronto, dialogo tra vignaioli, addetti ai lavori e il grande pubblico. “Perché solo tramite il racconto di un'esperienza vera e autentica è possibile costruire un circuito di credibilità, conoscenza e fiducia”.

In allegato il Manifesto del Nizza
Files:
 Manifesto Associazione Produttori del Nizza (2.1 MB)

Redazione

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