Sono giorni decisivi questi, per il destino della Conbipel, alla ricerca di acquirenti.
Nel novembre scorso era stato nominato un commissario, Luca Jeantet, chiamato a valutare il futuro dell'azienda, con una storica sede a Cocconato d'Asti.
Dal 28 gennaio è cominciata l'amministrazione straordinaria. Nei giorni scorsi il commissario ha aperto gli inviti a presentare offerte e manifestazioni di interesse da parte di acquirenti.
Le manifestazioni di interesse potranno essere presentate entro il 3 giugno.
"Le aspettative dei lavoratori - spiega Mario Galati, Segretario generale Filcams Cgil Asti - sono in linea con l'operato del commissario. Le eventuali offerte dovranno tenere conto sicuramente della piena occupazione dei dipendenti".
Nulla al momento è ufficiale, ma trapelano alcune manifestazioni di interesse da parte di aziende.
"Una notizie che fa ben sperare - aggiunge Galati - ma che deve trovare conferme ufficiali. Si deve valutare con attenzione che queste manifestazioni di interesse siano davvero concrete".
La situazione resta quindi tesa e complessa. Per i sindacati è fondamentale, oltre a preservare la piena occupazione dei lavoratori, anche che la sede di Cocconato resti lì e non venga spostata altrove. In gioco, infatti, c'è il destino di 300 famiglie.
La storia
Nata nel 1958 a Cocconato d'Asti, l'azienda ha iniziato la sua storia vendendo principalmente capi di pelle di alta qualità, per poi allargarsi nel corso degli anni alla produzione del tessile.
Con 160 negozi in tutta Italia e oltre 1200 dipendenti, l'azienda conta 433 dipendenti in Piemonte, di cui 169 negli uffici di Cocconato, 85 nei magazzini e 13 in negozio. 9 invece i dipendenti nel punto vendita Conbipel del centro commerciale "Il Borgo" di Asti.