Un’interpellanza presentata dal consigliere comunale di minoranza Mario Malandrone (Ambiente Asti) pone al centro dell’attenzione lo stato in cui versa il Bosco dei Partigiani, uno dei due parchi storici (risale al 1930, mentre il Parco della Resistenza risale al 1875) cittadini, cui anche noi abbiamo più volte dedicato articoli.
Nel documento il consigliere, sottolineando la rilevanza non solo ambientale ma anche storica, passa in rassegna le molteplici criticità che lo caratterizzano: dalle pessime condizioni di manutenzione del tratto a ridosso della antica cinta muraria, interdetta al pubblico proprio in ragione delle condizioni delle mura, allo stato delle strutture e attrezzature che lo compongono (“piattaforma per il gioco del basket senza canestro e recinzione da riparare completamente ricoperta da vegetazione infestante, panchine mancanti o rovinate, area ludica sporca ed imbrattata, staccionate in legno a protezione delle rive rotte e/o inesistenti, oltre a camminamenti spontanei che hanno rovinano l'originale pendio delle zone scoscese”, scrive Malandrone).
Che nella seconda parte dell’interpellanza elenca sei punti, che pubblichiamo integralmente di seguito, sui quali chiede chiarimenti all’Amministrazione:
1. se si sia al corrente della situazione in cui versa il Bosco dei Partigiani
2. se, soprattutto, si conoscano le effettive condizioni del tratto di mura interessato e cioè quale sia il suo attuale stato strutturale e di conservazione relativamente ad un reale pericolo di crollo che interesserebbe, non soltanto il parco, ma anche le costruzioni sovrastanti con conseguenze drammatiche
3. Se e quali misure si intendono adottare per ridare ai cittadini la piena fruizione del Parco mettendo in sicurezza l’area attraverso il consolidamento strutturale delle mura
4. Se e quali misure si intendono adottare al fine di ripristinare il patrimonio arboreo ed arbustivo eliminato e mantenere decorosamente il sottobosco, le essenze arbustive e da siepe e le aree prative.
5. Se e quali misure si intendono adottare per ripristinare le staccionate in legno e le panchine mancanti o danneggiate come pure la bacheca esplicativa
6. Se non sia possibile, previa idonea perizia tecnica strutturale, inserire il restauro delle mura e la loro messa in sicurezza, nonché la ristrutturazione di tutto il parco, sia dal punto di vista vegetazionale sia da quello delle infrastrutture, all’interno del Recovery fund