Al Direttore - 21 maggio 2021, 17:12

La tangenziale Sud Ovest fa discutere la politica astigiana. Il gruppo Uniti si può, interpella il presidente della Provincia

"Ci aspettiamo che Paolo Lanfranco si esprima con la consueta concretezza e onestà intellettuale", chiedono Anselmo e Bosia

La tangenziale Sud Ovest fa discutere la politica astigiana. Il gruppo Uniti si può, interpella il presidente della Provincia

Regione e Comune di Asti fanno propaganda. La Regione delibera lo stanziamento di 400 mila euro per la (ri)progettazione della tangenziale sud ovest di Asti, il sindaco Rasero fa il teatrino dei ringraziamenti. Ora ci aspettiamo che rompa il silenzio il presidente della Provincia e che lo faccia con la concretezza e l'onestà intellettuale che nel corso degli ultimi mesi gli hanno procurato la fama di "unico faro del buonsenso" nella classe dirigente locale.

Nonostante il ridimensionamento dell’ente da lui guidato, il Presidente avrebbe argomenti più che legittimi da porre in discussione nell’ambito di una coalizione, il centro destra, che governa Regione, Provincia di Asti e Comune capoluogo. Come ente di pianificazione territoriale, potrebbe chiedere alle altre Istituzioni di lavorare in sinergia, prendendo in esame tutto il territorio provinciale e le priorità che esprime a partire dalle opere viarie, le manutenzioni necessarie, gli interventi preventivi a fronte del dissesto idrogeologico e i tanti ripetuti movimenti franosi che lo caratterizzano.

Il Presidente Lanfranco potrebbe poi entrare nel merito della tangenziale sud ovest di Asti visto che in passato taluni suoi predecessori, ora spariti nell’oblio, si erano spesi e avevano speso fior di quattrini su ipotesi progettuali, tracciati, studi di fattibilità naufragati nel nulla poiché i Ministeri competenti avevano decretato che il collegamento era diseconomico mancando di un elemento fondamentale: adeguati flussi di traffico per un’opera così costosa e impattante.

Il Presidente potrebbe chiedere al Sindaco Rasero dove prenderà i soldi per la realizzazione dell’opera, se il finanziamento deriverà con certezza dal Recovery Plan e con quali criteri ha stabilito che occorrerebbero 100 milioni di Euro; potrebbe poi domandare se ha in mente un tracciato derivante dalla sua fervida fantasia, oppure se ritiene di fare riferimento a quanto previsto circa 20 anni fa dalla Provincia.

Domande più che legittime visto che i suoi compagni di partito presenti in Consiglio comunale non potranno che confermargli che di quell’ipotesi, in Consiglio, non si è mai discusso, mentre gli assessori della Lega presenti in Giunta non potrebbero che confermargli che a loro il sindaco Rasero non dice nulla di nulla, non solo sulla tangenziale, ma su qualsivoglia problema, per non parlare delle nomine.

Lanfranco potrebbe poi chiedere ai due astigiani facenti parte della Giunta regionale, Gabusi e Carosso come abbiano potuto deliberare la spesa di 400 mila euro per un progetto “campato in aria” e privo di ogni minimo fondamento. 400 mila euro del tutto insufficienti a fronte di un ipotetico costo stimato, e messo nero su bianco, di 100 milioni di euro.

Ci scuserà se diamo tanti, troppi suggerimenti, ci permettiamo un ultimo consiglio: faccia una visita all’Ufficio Tecnico della Provincia dove certamente troverà - noi lo abbiamo letto in un passato non molto lontano, era presidente della Regione Chiamparino - un progetto già cantierabile approvato dalla Conferenza dei Servizi, del costo di 15 milioni di euro relativo alla Variante del Comune di Calliano.

Progetto esecutivo rivisto nei costi e per il quale la Regione Piemonte deliberò e spese 100 mila euro.

Come consiglieri comunali di Asti non entriamo nel merito di quell’opera, ci teniamo però a sottolineare come il territorio abbia già una serie di questioni aperte in materia di collegamenti viari e che questo progetto non aiuti a risolverle.

Anche di questo la Regione, ente programmatorio per eccellenza, dovrebbe dare conto. Lanfranco metta “il carico” sul tavolo visto che ha già dimostrato di non essere accondiscendente agli sgarbi.

Per il Gruppo consiliare Uniti si può

Michele Anselmo – Mauro Bosia

Al direttore


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