Scuola - 17 giugno 2021, 07:20

“Un patentino per lo smartphone” . Gran finale alla media Jona del progetto educativo

Il percorso formativo è stato realizzato grazie a un’iniziativa regionale nata dopo la legge sul cyberbullismo

“Un patentino per lo smartphone” . Gran finale alla media Jona del progetto educativo

Gli alunni di prima media della scuola “ Jona” dell’istituto comprensivo 1 di Asti, hanno salutato la fine di questo difficile anno scolastico con un importante riconoscimento: l’assegnazione del “patentino” per lo smartphone.

Per prendere il patentino i ragazzi hanno dovuto imparare a non scrivere sui social nulla che non si direbbe di persona, a non inviare né a richiedere foto intime, a non fidarsi degli sconosciuti, a usare cuffie o auricolari, a condividere la password con mamma e papà,a decidere insieme quali app installare.

"Il concetto di fondo è uno - spiegano dalla scuola - lo smartphone è in prestito e come la patente può essere ritirato se ci si comporta male. Bisogna imparare a usare lo smartphone e il web senza essere usati da loro e per qualsiasi problema si può chiedere aiuto a un adulto".

I ragazzi, al termine del progetto si sono sottoposti a un test e chi lo ha superato ha conseguito la patente.

La partecipazione e l’attenzione degli alunni per queste tematiche è stata tale che tutti hanno brillantemente superato l’esame.

Il percorso formativo, che ha coinvolto insegnanti e genitori delle classi IC e IG, è stato realizzato grazie a un’iniziativa regionale nata dopo la legge sul cyberbullismo, alla cui realizzazione hanno contribuito il servizio dipendenze della Asl At, l’ufficio scolastico territoriale di Asti, la polizia di Stato, l’Arpa e l'Associazione Mani colorate.

"L’esigenza di potenziare le azioni formative e didattiche sull’utilizzo dei device si rende più che mai urgente, soprattutto ora che la pandemia ha accelerato e rafforzato l’uso di questi dispositivi tra i bambini, che hanno a disposizione non solo la rete, ma sempre più spesso smartphone di esclusiva proprietà e a un’età di anno in anno più precoce".

Occorre, pertanto, un sodalizio di intenti tra genitori e scuola per favorire consapevolez a e responsabilità nell’uso dello smartphone per prevenire i rischi della rete, spesso sottovalutati dai genitori, come dipendenze, cyberbullismo, sexting, hate speech che generano situazioni spiacevoli, se non drammatiche, di cui la cronaca offre purtroppo numerose testimonianze.

A settembre si riparte con i questionari di monitoraggio sull’uso dei device realizzati nell’ambito del progetto “ Generazioni connesse” in collaborazione con Genitorinsieme, affinché la cittadinanza digitale diventi un traguardo davvero realizzabile.

Redazione

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