Eventi - 28 giugno 2021, 13:30

"Un astigiano doc che ha amato la sua città e l’ha portata lontano”. La casa di Faletti ora ha la sua targa (FOTO)

Inaugurata questa mattina tra ricordi ed emozioni. Bellesini:"Questa casa di ringhiera ha influenzato la sua formazione"

Galleria fotografica di Merfephoto

Galleria fotografica di Merfephoto

Un artista eclettico.

Cosi Asti ricorda il suo Giorgio Faletti, con una targa apposta al 133 di corso Torino, la casa dove è nato.

Oggi alla presenza di autorità, amici e parenti, la targa è stata scoperta tra emozioni e ricordi

L’iniziativa  è di Renata Sorba, presidente astigiana dell'APRI, Associazione piemontese retinopatici e ipovedenti, la cui mamma Erminia aveva spesso guardato Giorgio da neonato.

Con lei anche un gruppo di amici dell’artista morto il 4 luglio 2014.

Questa casa, dove Giorgio è nato - ha spiegato la vedova di Faletti, Roberta Bellesini -, dove tutto era in comune, anche il bagno, ha influenzato tutta la sua formazione". E ha letto un brano di Giorgio dove traspariva tutto l'amore per la casa di ringhiera.      

Definisce Faletti "Un astigiano doc che ha amato la sua città e l’ha portata lontano”, il sindaco di Asti, Maurizio Rasero, mentre per il giornalista Massimo Cotto Giorgio apparteneva alla sua città, ricordarlo come uomo che sapeva fare tutto è meraviglioso“.

Era presente alla cerimonia anche l’amato cugino, Mauro Vaccaneo, con la moglie Giovanna e la piccola Giorgia di sei anni. Nell’occasione la Sorba ha lanciato l’idea di intitolare a Faletti la rotonda di piazza Porta Torino.

Betty Martinelli

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU