In mattinata, i consiglieri comunali Mauro Bosia e Michele Anselmo (gruppo di minoranza “Uniti si può”) hanno fatto pervenire al sindaco Maurizio Rasero, all’assessore con delega alle Politiche Sociali, al Volontariato e alla Sanità Mariangela Cotto, al presidente della Banca d’Asti Giorgio Galvagno e al direttore generale dell’Asl Asti Flavio Boraso una lettera con la loro proposta finalizzata a “risolvere” le problematiche della Casa di Riposo Città di Asti attraverso una gestione dell’Amos (Azienda multiservizi ospedali e sanità), che ne garantirebbe la permanenza pubblica.
“Speriamo che la nostra proposta venga presa in considerazione e, soprattutto, che per la Casa di Riposo non ci siano giochi già fatti di cui non siamo a conoscenza – commentano i due consiglieri –. Questa proposta è la conseguenza dell’impegno che ci siamo presi a non far cadere nel vuoto le questioni sollevate nello scorso consiglio comunale aperto. Ci teniamo a sottolineare che questa proposta non cozza con critiche che in passato abbiamo mosso ad Amos, né che ci asterremo a farne in futuro qualora lo riterremo necessario”.
“Abbiamo proposto Amos – hanno aggiunto – perché garantirebbe un controllo pubblico, essenziale per mettere in atto politiche sanitarie mirate al benessere dei cittadini e non solo al lucro dei privati. Anzi, vogliamo dire di più: pensiamo che Amos abbia avuto molto dal nostro territorio e che ora sia venuto il momento di restituire. Ci attendiamo risposte”.