Attualità - 08 luglio 2021, 16:55

Europei: in piazza nessun maxi schermo per la finale. Rasero: "Una scelta che tutela la salute della comunità"

Per la scelta si è tenuto anche conto del fatto che in città almeno 20 esercizi commerciali si sono dotati di maxischermi

Europei: in piazza nessun maxi schermo per la finale. Rasero: "Una scelta che tutela la salute della comunità"

Nelle ultime settimane, le vittorie calcistiche della Nazionale hanno riacceso l’entusiasmo e l’euforia sopiti anche a causa della pandemia e hanno rivitalizzato il senso di appartenenza e patriottismo tipico degli italiani. I successi sportivi, quindi, sono stati vissuti anche a livello emotivo quasi come una vittoria della speranza e del desiderio di ritorno alla normalità. Da qui i grandi festeggiamenti che hanno coinvolto anche la comunità astigiana e che hanno indotto molti giovani concittadini a chiedere all’Amministrazione Comunale il posizionamento di un maxischerno che consentisse loro di vedere, domenica prossima, tutti insieme, la finale degli europei.

Tuttavia, il sindaco di Asti, Maurizio Rasero, fatte le opportune valutazioni, sentite la Prefettura e la Questura per esaminare nel dettaglio i pro ed i contro di un evento di questa portata, è giunto alla conclusione che "non è possibile dare seguito alla richiesta dei più giovani".

Infatti, in questo periodo in cui sussiste ancora lo stato di emergenza pandemica, ogni evento deve essere organizzato non solo rispettando le norme di safety e di security previste dal nostro ordinamento, ma anche applicando i protocolli anti covid che ne limitano operativamente le modalità organizzative. 

Si è immaginato di allestire spazi aperti come, ad esempio, piazza Alfieri o piazza San Secondo, oppure utilizzare strutture sportive come, ad esempio, lo stadio comunale installando un maxischermo dalle dimensioni 4x6 il cui costo di noleggio si aggira intorno ai 4.000 euro, cui, peraltro, devono sommarsi le altre spese vive.

Erano anche stati reperiti sponsor che di fatto avrebbero coperto tutte le spese dell’evento. Una scelta quindi non è dettata da motivi economici, ma esclusivamente dall’intento di tutelare l’incolumità e la salute della comunità.

Inoltre, le vigenti norme in materia avrebbero consentito l’ingresso alla location scelta solo a poche centinaia di persone, opportunamente prenotate e registrate per le verifiche richieste, lasciando fuori numerosi concittadini ugualmente desiderosi di assistere alla partita.

Si è tenuto poi conto del fatto che in città, ormai oltre 20 esercizi commerciali dediti alla somministrazione si sono dotati di maxischermi per consentire, ovviamente su prenotazione, la visione della partita e, pertanto, si è optato per questa scelta sia per non fare concorrenza a questi esercenti, purtroppo a lungo danneggiati dalle restrizioni imposte dalla pandemia, sia perché in questo modo i cittadini non saranno concentrati in un unico spazio e, quindi, sarà più facile evitare assembramenti ed altre criticità.

Ognuno potrà vedere la finale dove preferirà e, personalmente, - aggiunge il sindaco di Asti Maurizio Rasero - io la seguirò con le stesse modalità di quelle precedenti, anche per una questione scaramantica, e, a tal proposito, visti i successi sinora inanellati, invito tutti a non cambiare abitudine”.

Se si potrà festeggiare, lo si potrà fare, ma nel massimo rispetto delle persone, delle cose pubbliche e private, ricordando che gli eventuali illeciti saranno perseguiti e sanzionati. In merito, il sindaco ha precisato che, con riferimento ad alcuni degli episodi verificatisi nei giorni scorsi, numerosi autori dei danneggiamenti arrecati a beni pubblici e privati sono stati individuati e saranno pertanto perseguiti.

Redazione

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