Questa mattina ad Asti, al Centro Culturale San Secondo, si è svolto il convegno "Il PNRR volano per le infrastrutture del Piemonte", che ha visto la partecipazione del viceministro delle Infrastrutture e Mobilità, la senatrice Teresa Bellanova.
Al convegno, organizzato da Italia Viva (ad Asti con Angela Motta e Luigi Gallareto) erano presenti i rappresentanti istituzionali, le associazioni di categoria, gli ordini professionali, i sindacati e gli amministratori delle provincia di Asti, Alessandria, Genova e Savona.
Dal Piano Marshall
"Era dal Piano Marshall che l'Italia non vedeva così tanti fondi - ha commentato l'onorevole di Italia Viva, Silvia Fregolent- fino al 2026 dovremo spendere tutte le risorse, vorrà dire spendere 100 milioni al giorno. Asti è crocevia di tante infrastrutture, avendo il Piemonte anche due grandi corridoi come la Torino Lione e il Terzo Valico".
"Gli amministratori locali devono prendersi responsabilità - ha puntualizzato il sindaco Maurizio Rasero - e questo ha dei tempi, ma la gente non lo capisce. Il Pnrr sta dimostrando che questo paese ha abbandonato settori strategici che oggi sono fondamentali".
Professionalità adeguate
"Le province hanno la consapevolezza di essere centrali - ha aggiunto il presidente della Provincia, Paolo Lanfranco, anche presidente dell'Unione Province del Piemonte - Non voglio fare il sindacalista del territorio, ma siamo convinti di poter fare con le risorse che arriveranno il meglio. L'ossatura del Paese deve avere professionalità adeguate e gli Enti locali devono avere personale qualificato".
"Il viceministro Bellanova è interprete importante sulle scelte del suo ministero perché sa 'sporcarsi le mani' - ha aggiunto l'assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi - A casa nostra c'è molto lavoro da fare. La riforma del Codice degli Appalti è importante, ma questo Paese non può permettersi di non decidere, a livello regionale abbiamo pensato con lungimiranza, ad un piano di opere minori che diventano strategiche come la tangenziale sud ovest di Asti".
Presente all'incontro anche Raffaella Paita onorevole di Italia Viva.
Una bolla
"Abbiamo vissuto in una bolla che sommava il deficit al fatto che qualcuno avesse deciso di rinunciare alla crescita a favore dell'assistenzialismo. Questa cultura del 'giardinetto', dove si vede sempre la negatività ha rischiato di prevalere. Se oggi riparliamo di opere come Terzo Valico, lo dobbiamo anche al fatto che quella stagione sia stata sconfitta con l'arrivo di Mario Draghi. Mi piacerebbe che si pensasse ad una visione vasta che coinvolga con questo territorio al genovese e savonese per una visione cruciale che costituisca un'asse, una governance per tenere insieme qualcosa di più complesso. E' quello che ci chiede l'Europa", ha commentato l'on. Paita.
Basta conflitti interni
"I conflitti interni alle forze politiche non devono incidere su questo cambio di passo. Oggi il futuro di questo Paese è nelle nostre mani. La polemica deve stare a casa. Dobbiamo lavorare per sbloccare i cantieri, abbiamo fatto una battaglia enorme e quindi creato nuova occupazione. Il pnrr è stato fatto perché c'è emergenza ambientale, sociale, occupazionale", è quanto sostiene la vice ministra a Trasporti e Infrastrutture.
La lungimiranza di dare risorse in più all'Italia, secondo Bellanova va misurata proprio sulle necessità di questo Paese: "Una battaglia senza riserve, il consenso non è necessario", aggiunge.
Accelerare lo sblocco dell'Asti-Cuneo
Per l'ex ministro dell'Agricoltura, l'obiettivo è eliminare i 'colli di bottiglia' che rallentano le misure per gli Enti locali, "Intendo lo sblocco di investimenti privati che spesso hanno abbandonato i territori guardando ad altro. Abbiamo tanto da dire, ne va del destino di tante generazioni. Si è creato un gap tra la domanda e l'offerta assolutamente da colmare. Soprattutto nel trasporto su ferro. Dobbiamo accelerare anche con lo sblocco dell'Asti Cuneo. Nei trasporti c'è stato un approccio troppo settoriale".
La relazione tecnica di Slala (Sistema logistico del Nord Ovest), ha indicato un percorso virtuoso di opportunità determinate da investimenti e nuovi progetti. "Questo territorio ne ha bisogno", ha spiegato Bellanova "Tutto il sistema produttivo deve collaborare, sulle strade e sulle ferrovie da completare dobbiamo mettere mezzi che hanno portato ricchezza sui territori. Come ha detto il presidente Mattarella, 'questo è il tempo dei costruttori'.
La videointervista