“A partire dal 6 agosto chiederemo il green pass esclusivamente per l'accesso alle vasche coperte”. A dichiararlo è Luca Albonico, presidente di CSR e del Comitato Regionale FIN Piemonte e Valle d’Aosta.
Una normativa che va di nuovo a colpire uno dei settori messi in ginocchio dalla pandemia, con 300 giorni di chiusura totale delle piscine e una perdita di incasso che ammonta a 200/300mila euro a impianto.
“Ci adeguiamo – commenta Albonico -. Purtroppo questo decreto crea ulteriori difficoltà perché gli utenti identificano la normativa nell'impianto, pensando sia una scelta nostra. Il decreto legge 105 del 23 luglio 2021 andrà in attuazione dal 6 agosto per piscine, enti natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso. Sono previste ammende ed è come contravvenire a una disposizione di legge. Non possiamo fare altrimenti. Ovviamente è esclusa le fascia di età 0-12”.
Nel circuito CSR rientrano gli impianti di Cuneo, Alba, Savigliano, Sommariva Perno e Asti. Come farete a controllare l'accesso al coperto?
“Stiamo provando in questi giorni – spiega Albonico -. O metteremo un controllo all'ingresso della piscina coperta o predisporremo un braccialetto di identificazione, ma questa seconda scelta ci piace meno perché andrebbe sicuramente a creare malumori tra gli utenti”.
Intanto gli impianti natatori piemontesi arrancano. “La stagione è partita tardi a causa del Covid e non sta procedendo molto bene – conclude Albonico -. Complici il maltempo e l'utenza che fatica a riprendere le abitudini di prima, si stima una riduzione che va dal 40 al 47% degli accessi. Dati che riguardano tutto il Piemonte”.