Agricoltura - 06 agosto 2021, 13:53

Importanti novità in arrivo per la denominazione Piemonte Brachetto

Sono stati riformulati i numeri delle rese, a fronte di un incremento netto (+25%) dell’imbottigliato

Filippo Mobrici, presidente del Consorzio Barbera d'Asti e Vini del Monferrato

Filippo Mobrici, presidente del Consorzio Barbera d'Asti e Vini del Monferrato

Il lungo lavoro preparatorio svolto dal Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato per il Piemonte Brachetto, una delle molte tipologie della denominazione Piemonte Doc fra quelle tutelate dal Consorzio stesso, sono arrivati e sono molto lusinghieri.

Infatti, guardando l’imbottigliato al 30 giugno 2021 e comparandolo con le annate precedenti alla stessa data, si registra un +25% che è anche il dato migliore degli ultimi tre anni. Fotografia di una tipologia in crescita che può riservare ancora margini di incremento: considerazione che ha spinto il Consorzio a intervenire con alcuni cambiamenti.

In concreto le novità riguardano la riformulazione dei parametri produttivi già applicabili alla vendemmia 2021. Cambiano i numeri delle rese, che passano da 43 a 65 quintali/ettaro, sia per la versione tappo raso sia per gli spumanti. Oltre a questo verranno stoccati 25 quintali/ettaro fino al 31 gennaio 2022, quando il comparto dovrà definire la sua ultima destinazione. Si ritorna così a operare con le rese definite nel disciplinare di produzione, fino a 90 quintali/ettaro complessivi.

“Una decisione che abbiamo condotto e assunto in autonomia, ma lavorando in continua collaborazione con il Consorzio del Brachetto d’Acqui Docg spiega Filippo Mobrici, presidente Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato – Si tratta di un risultato molto positivo, un tentativo di offrire a imprese e viticoltori una disponibilità maggiore di offerta. Ora guardiamo ai numeri con fiducia, sicuri che questa tipologia possa guadagnare sempre nuovi riscontri”.

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU