Politica - 27 agosto 2021, 16:04

Trasporto scolastico e disabili: interpellanza ad Asti dei consiglieri di minoranza Bosia e Malandrone

A partire dal 1° settembre il 30% dei dipendenti non in possesso della patente D, potrebbe rischiare il lavoro. La nuova ditta intenderebbe utilizzare pulmini da 16 posti

Trasporto scolastico e disabili: interpellanza ad Asti dei consiglieri di minoranza Bosia e Malandrone

I consiglieri comunali di minoranza, Mauro Bosia (Uniti si può) e Mario Malandrone (Ambiente Asti), hanno depositato un' interpellanza sul servizio di trasporto scolastico e disabili.

Bosia e Malandrone si dichiarano preoccupati del destino occupazionale di parte dei lavoratori, in quanto "il Comune - dicono - avrebbe dovuto conoscere nel dettaglio la situazione lavorativa, nel momento in cui si è formulato il bando. Circa il 30 % dei lavoratori rischia di non entrare in attività al primo di settembre, seppur vi sia la clausola sociale a garantire la posizione occupazionale di questi operatori che per tanti anni hanno fornito un servizio prezioso, riconosciuto dalle famiglie e apprezzato dagli utenti".

I lavoratori sarebbero venuti a conoscenza della situazione sono nell'estate e "dopo anni di lavoro, anche avessero voluto prendere la patente necessaria al nuovo capitolato, non sarebbero riusciti. Chiediamo il rispetto della clausola sociale presente nel bando di gara e che il Comune chieda la continuità lavorativa a persone che da anni svolgono questo servizio".

La vicenda

Il servizio di trasporto disabili, affidato con una gara ogni 5 anni, è stato assegnato ad una nuova ditta. Il bando unificava il trasporto scolastico al trasporto scolastico per disabili e all’interno di esso venivano valutate l’offerta e la qualità del servizio e ad aggiudicarsi il bando è stata una ditta diversa dalla precedente.

"All'interno del bando - spiegano Bosia e Malandrone - è prevista una clausola sociale che garantisce l'occupazione di chi già svolgeva il servizio, a partire dal 1 settembre il 30% dei dipendenti della vecchia ditta non ha sicurezza di essere confermato. Ci giunge voce che la nuova ditta intenda utilizzare pulmini da 16 posti, mentre storicamente per il trasporto disabili in città venivano utilizzati pulmini da 9 posti, un utilizzo di pulmini più grandi ci sembra poco agevole data la conformazione delle vie astigiane".

Di fatto per poter guidare pulmini da 16 posti, occorre  la patente D, richiesta anche presente nel bando per i servizi di servizio trasporto disabili, mentre era consolidato l'utilizzo di pulmini da 9 posti.

"Molti autisti che svolgono il servizio da anni, con soddisfazione da parte di utenti e delle famiglie, sono in possesso di patente B, quindi la richiesta di capitolato collide con la clausola sociale", spiegano i consiglieri che rimarcano che già pre-Covid, il trasporto disabili non avveniva a pieno carico.

Con l'interpellanza Bosia e Malandrone desiderano fare chiarezza e sapere come fosse organizzato il servizio prima del capitolato e quanti studenti venivano caricati e se il Comune fosse a conoscenza il possesso del tipo di patente posseduta dagli autisti.

"È funzionale per il trasporto disabili l’utilizzo di pulmini da 16 posti o è funzionale ad un risparmio - chiedono, sottolineando se non sia dannoso privarsi di figure che si sono andate a consolidare negli anni sia dal punto di vista della professionalità sia da quello della capacità di relazionarsi con soggetti studenti già svantaggiati"

Tra i punti presi in esame dai consiglieri anche il perché sia stato creato un bando unico per il servizio scolastico e per il servizio scolastico disabili e se ci sia stato un incontro tra le parti.

Allegata l'interpellanza.

Files:
 interpellanza pulmini 1  (19.5 kB)

Betty Martinelli


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