Dopo che nei giorni scorsi si erano susseguite notizie che davano il campo sportivo di Quarto come possibile location per l'ospitalità di alcuni residenti del campo nomadi di via Guerra, il sindaco di Asti, Maurizio Rasero, ribadisce che non c'è questa possibilità.
Campo di allenamento per l'Asti Calcio
Mercoledì scorso il sindaco con il vice Marcello Coppo, assessore con delega al superamento dei campo nomadi, ha partecipato a una serata informativa a Quarto, nella piazza principale, proprio per affrontare il punto e spiega: “Quella sera davanti a 150 persone, abbiamo chiarito, che non c'è alcuna intenzione di portare il campo nomadi a Quarto. Nell'ultimo periodo anzi, abbiamo fatto fare lavori di miglioramento, in modo che la struttura possa ospitare gli allenamenti dell'Asti Calcio, ora in serie D”.
Rasero spiega che l'ultimo sopralluogo a Quarto era stato fatto con il Questore 13 mesi fa e che subito era emerso che non era adatto al progetto.
Cerruti: "A Quarto un tentativo teso a tranquillizzare i cittadini"
Questa mattina con una nota il consigliere pentastellato Massimo Cerruti aveva dichiarato però che “Quella sera a Quarto abbiamo assistito a un maldestro tentativo del sindaco e del suo vice teso a tranquillizzare i cittadini in merito all’insediamento dei rom nel campo sportivo ma se non si vuole fare il campo rom a Quarto perché allora si va a fare lì un sopralluogo per verificare le condizioni di fattibilità?”.
Secondo Cerruti se i residenti di Quarto non avessero detto nulla l'accampamento si sarebbe fatto.
Sulla vicenda si è espresso anche il vicesindaco Marcello Coppo: "Lette le dichiarazioni rilasciate dai 5 stelle sulla questione rom e campo di Quarto mi sono sorpreso - scrive. Lo stupore 'massimo' mi è venuto dal fatto che le circa 150 persone presenti hanno capito bene che non c'è nessuna intenzione di usare il campo di Quarto, mentre i 5 Stelle hanno mantenuto la loro malsana abitudine di capire 'ciò për bròca'".
"Alla riunione - chiarisce ancora Coppo - non si è parlato di spostare il campo, che tra parentesi è pure chiuso dal punto di vista amministrativo, si è semplicemente detto che, viste la condizioni igienico sanitarie degli occupanti senza titolo oggi presenti, serve prevedere una risposta pronta e questa risposta può essere un campo controllato con delle tende, così come succede in ogni emergenza per tutti gli italiani. Diverse famiglie rom hanno acquistato immobili e quindi anche l'intervento non sarebbe così massivo inoltre, con il controllo degli accessi, si ritiene che saranno anche ulteriori famiglie a non dover usufruire del servizio emergenziale".
"Ho i pop corn pronti"
Insomma una vicenda destinata a far parlare a lungo. Per Coppo la stoccata finale ai 5 Stelle: "Mi sono giunte voci che i 5 Stelle saranno alleati del Partito Democratico alle prossime elezioni amministrative, proprio quindi di quel partito che, prima di noi che le abbiamo chiuse, continuava a pagare utenze a tutti i campi nomadi, a fare manutenzioni, a installare contatori e a creare le basi per un allargamento del problema e degli sprechi e dando dei razzisti a chi invece diceva che il problema andava affrontato e risolto. Se così sarà vorrò proprio vedere i 5 Stelle che acclameranno un candidato del PD a tutti i comizi elettorali, io ho già i pop corn pronti".
La consigliera Quaglia: "Chiariscano in consiglio comunale"
Anche la consigliera di CambiAmo Asti, Angela Quaglia ha inviato una nota nella quale desidera fare chiarezza. "Durante la campagna elettorale del sindaco Rasero era stato promesso chiaramente che avrebbero smantellato il campo nomadi: sia perché lo chiede l’Europa sia perché la situazione di degrado dell’area è intollerabile, sia, infine, perché i cittadini della zona e i dipendenti delle aziende lamentano da anni disturbo, sporcizia, danni alle auto in sosta, fumi nocivi da roghi", scrive, rimarcando che comunque il problema esisteva da tempo e con tutte le amministrazioni.
"In questi ultimi anni però, la situazione è notevolmente peggiorata, scrive, basti pensare alla sassaiola con cui sono stati accolti i Vigili del Fuoco durante l’ultimo spegnimento di un incendio. In campagna elettorale l’immagine della ruspa che spazza via il campo nomadi è stata una forzatura acchiappa voti che oggi si ripercuote sul sindaco e sulla sua amministrazione".
E continua: "Siamo passati dall’idea di smantellamento del campo alla proposta di dare contributi alle famiglie che avessero deciso di lasciarlo , fino alla ricerca di cascine sparse in cui ospitare i nomadi a piccoli gruppi. Il tutto mentre è stata razionata l’acqua e si è inutilmente modificato il regolamento in base al quale, ora, i nomadi sono abusivi a tutti gli effetti".
La consigliera annuncia che in consiglio saranno chieste tutte le risposte a proposito del sopralluogo di Quarto.
"I nodi vengono al pettine - conclude -.Tramontata la pensata di Quarto che cosa intendono fare il sindaco e il vicesindaco per mantenere le promesse fatte? Mancano pochi mesi alla prossima campagna elettorale e non vorremmo sentire di nuovo le stesse promesse di quattro anni fa.